Eventi - 31 gennaio 2020, 12:50

Grugliasco entra nel libro delle fiabe e ospita la mostra dedicata a Pinocchio

La creatura di Collodi sarà protagonista al parco culturale Le Serre dall'1 al 9 febbraio

La città di Grugliasco, l’Istituto per i beni marionettistici e il teatro popolare, la Fondazione nazionale “Carlo Collodi”, l’Unima (Union internationale de la marionnetta), organizzano la mostra “Corpi-di-Pinocchio” con i disegni di Ruvèn Latiàni, da sabato 1 a domenica 9 febbraio, presso il Museo Gianduja, a villa Boriglione, al parco culturale “Le Serre”, in via Tiziano Lanza 31.

L’inaugurazione si terrà sabato 1 febbraio, alle 18

La mostra vedrà esposte le opere di Ruvèn Latiàni, nome d’arte scelto dal musicista e compositore Corrado Fantoni, per i momenti in cui passa dal suono al disegno. Durante l’inaugurazione sarà presentato il libro-catalogo Ekphrasis dei Corpi-di-pinocchio con i contributi critici di Valerio Adami, Alfonso Cipolla, Susanna Fresko, Laura Mercadante (Tera Mata Edizioni, Bergamo). In chiusura, domenica 9 febbraio alle ore 17 è previsto un happening di drammaterapia condotto d Laura Mercadante dal tema L’Io corpo-burattino.

«Chiunque sia il Pinocchio di Ruvèn Latiàni, va detto subito, questi non è altro che filo. Filo e solo filo, ovvero ciò che resta di Pinocchio una volta che Pinocchio non c’è più, in quel Teatrino Celeste che orfano di Pinocchio conserva solo i suoi fili recisi». (dall’introduzione al catalogo di Alfonso Cipolla) 

Ruvèn Latiàni ha cominciato a disegnare con un unico tratto filiforme corpi-di-pinocchio nel 1987, all'indomani del risveglio da un coma causato da un incidente. Nell'orientare un Pinocchio trans-personale, transgenico e alchemico – che si pone oltre le avventure di Collodi, ma in risonanza con esse – il disegno dell’archetipo-Pinocchio si è dibattuto all'interno di un recupero psichico della sua personalità. Nel corso del tempo, tanti disegni si sono succeduti, ma sono rimasti muti dentro a delle cartelle. Ora, dopo 33 anni, Ruvèn Latiàni ne seleziona alcuni e decide di mostrarli in una esposizione intitolata Corpi-di-pinocchio. 

Scrive Latiàni del suo lavoro: «Quello che posso dire di questi disegni è che immagino la matita in un rapido movimento, divenire lapis/lapsus... divenire pratica di meditazione, una sorta di disciplina yogica attraverso il gesto di un rigoroso e al contempo liberatorio segno a linea continua che, perdendo la mano sul foglio, la ritrova altrove, in altra dimensione».

La mostra rimarrà allestita fino al 9 febbraio. Orario 16-19 (lunedì chiuso). 

Ingresso libero.

Per info:

T 360 457237 - info.museogianduja@leserre.org - www.istitutoteatropopolare.com

redazione