Disturbi ansioso-depressivi, fobie, somatizzazioni, attacchi di panico legati alla paura del contagio e allo stress generato dal lockdown. Questi sono i disturbi riscontrati in maniera più frequente dal Team di Psicologia dell’emergenza dell’Asl To3 durante quest’emergenza sanitaria. Da marzo a giugno sono state prese in carico 298 richieste di aiuto, con un totale di 1.737 prestazioni erogate fra colloqui e sedute, a distanza o in presenza.
Le richieste sono arrivate da tutto il territorio dell’Asl con prevalenza del Distretto Area Metropolitana Centro (oltre 80) e del Distretto Pinerolese (75 domande)
In tre casi su quattro (il 73,5%) si è trattato di persone che per la prima volta hanno cercato un sostegno psicologico. Più un terzo degli assistiti, inoltre, ha avuto direttamente a che fare con il virus: 78 hanno avuto un parente ammalato o hanno avuto un lutto in famiglia, 35 sono stati direttamente pazienti Covid.
Le richieste di aiuto sono arrivate da tutte le fasce d’età, dai 6 ai 97 anni, e 7 sono di minori. A prevalere sono state le donne: il 76,8% del totale, mentre il 14% delle richieste ha riguardato personale socio-sanitario che in questi mesi ha dovuto lavorare in condizioni di grande difficoltà e di stress a causa dell’emergenza.
A fine giugno, delle 298 persone prese in carico, 164 avevano già concluso il percorso di sostegno
«Le numerose richieste di sostegno arrivate in questi mesi e i risultati di questo progetto confermano l’importanza di aver dedicato un gruppo di esperti, che opera da molto tempo nell’Asl To3, alla cura delle ricadute psicologiche del Covid-19, rafforzando il servizio di Psicologia delle emergenze – commenta Flavio Boraso, direttore generale dell’Asl To3 –. Le conseguenze del periodo di lockdown, dell’ansia e dello stress collegati al diffondersi dell’epidemia rappresentano un aspetto subdolo e che non dovrà essere sottovalutato neanche nei prossimi mesi».
Per informazioni sul servizio: psicologiaemergenza@aslto3.piemonte.it.