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Attualità | 15 luglio 2020, 23:50

Juve, 3 a 3 con il Sassuolo: scudetto più vicino ma a ritmo di tartaruga, con due soli punti nelle ultime tre partite

Altra girandola di reti. Nelle ultime tre gare, 7 gol fatti e 9 subiti. I neroverdi strappano applausi e un pari pirotecnico. I bianconeri giocano 15' (2-0), poi spariscono. E Sarri trema. Ma la Lazio pareggia e la classifica sorride ancora

Juve, 3 a 3 con il Sassuolo: scudetto più vicino ma a ritmo di tartaruga, con due soli punti nelle ultime tre partite

Tre a tre contro il Sassuolo, dopo il due a due contro l'Atalanta. E dopo il due a quattro (da 2-0) contro il Milan. Ultimamente chi guarda le partita della Juve non può lamentarsi che manchi lo spettacolo. Tanti gol e risultati mai sicuri. Bello, ma non per i tifosi bianconeri, che iniziano sempre di più a rimpiangere Allegri e i suoi 1-0 e 2-1: quelli di una squadra capace di capitalizzare quando andava in vantaggio. Due soli punti nelle ultime tre partite sono troppo pochi per chi lotta per lo scudetto. Ed è una magra consolazione quella che la Lazio sia ormai definitivamente cotta (ieri solo un pareggio contro l'Udinese).

La classifica oggi sorride alla Juve. Più 7 sull'Atalanta (e scontri diretti a favore) e più 9 sull'Inter dell'odiato e temuto Conte, che dopo il posticipo di domani sera contro la Spal può portarsi al secondo posto a 6 lunghezze dalla Juve (anche in questo caso, scontri diretti a favore dei bianconeri) a 5 giornate dal termine del campionato. Lunedì ci sarà quello che avrebbe dovuto essere il match scudetto contro la Lazio. E che potrebbe essere comunque un match scudetto ma soltanto se a vincere saranno i bianconeri, che potrebbero dare finalmente il colpo di reni definitivo per staccare le inseguitrici nerazzurre, di Milano e di Bergamo. In caso contrario, tutto riaperto: se la Lazio farà il colpaccio a Torino, e le altre inseguitrici non avranno stop inaspettati, la lotta scudetto potrebbe infatti ri-coinvolgere tutte e quattro le prime.

Maurizio Sarri avrà comunque da riflettere. E le polemiche non lo risparmieranno. La Juve non è più ermetica, la difesa non dà più certezze, il centrocampo non ha gamba né qualità. L'attacco gira, segna, ma non basta (da notare: stasera è stata la prima gara post-lockdown senza gol di Dybala o Ronaldo). L'obiettivo del tecnico deve essere l'eliminazione dei cali di tensione che "spengono" la Juve: blackout costati per ora 5 punti (Milan e Sassuolo) in campionato, ma che in Champions League potrebbero costare una qualificazione. Stasera, a strappare un sorriso (e che sorriso) deve essere soltanto il pensiero di essere riusciti a fermare sul pareggio la marcia dell'Atalanta di Giampiero Gasperini. Anche se soltanto al novantesimo. E soltanto su rigore. Se sarà scudetto, la gara decisiva sarà stata quella.

La cronaca del match

Parte forte, anzi fortissimo, la Juventus: gioca il primo quarto d'ora da grandissima squadra e si porta avanti due a zero. Sarri stupisce tutti schierando dal primo minuto Chiellini e non Rugani al posto di Bonucci, a riposo per un turno, e scegliendo Matuidi a centrocampo al posto di Rabiot. Fuori anche Dybala per fare spazio a un motivatissimo Higuain. Ma dicevamo dello scoppiettante inizio bianconero. Al 3' De Ligt di testa spaventa il Sassuolo, al 5' è già gol: calcio d’angolo di Pjanic che serve Danilo al limite dell’area, il laterale sblocca il match battendo Consigli. Dieci minuti di gioco arrembante della Juve ed è di nuovo gol: pallone incredibile di Pjanic che da 40 metri di prima intenzione trova Higuain, lui scatta sul filo del fuorigioco e segna il 2-0. Tutto finito? Nemmeno per sogno: la doppia sberla sveglia il Sassuolo, che un minuto dopo già sfiore la rete con Caputo, poi prende coraggio e inizia a mostrare il gioco che lo ha reso una delle squadre più divertenti da vedere in Italia. Al 21' Ronaldo tenta di sorprendere Consigli all'improvviso, 3 minuti dopo Muldur impegna Szczesny. Al 29' il Sassuolo accorcia le distanze: un rimpallo favorisce Caputo, recupera palla e serve Djuricic, che non sbaglia. Problemi fisici per entrambi i centrali bianconeri, ma sia De Ligt che Chiellini arriveranno all'intervallo. Da segnalare ancora un'occasionissima per Cr7 a pochi secondi dalla fine del primo tempo: ma il portoghese spreca da pochi passi una gran palla di Bernardeschi. Si va a riposo sul 2-1 per i bianconeri.

La ripresa inizia con sfumature nero-verdi: il Sassuolo sembra la Juve del primo quarto d'ora del primo tempo e in soli 8 minuti ribalta il risultato. Al 50' ci pensa Berardi direttamente su punizione, al 53' Caputo trova il 3-2 in spaccata su assist al bacio di Berardi e dormita collettiva della difesa bianconera. Come nella gara contro il Milan, è buio pesto in casa Juve. Eppure al 60' Rabiot sfiora il pari di testa, un minuto dopo Ronaldo spara addosso a Consigli un pallone goloso da pochi passi. Al 63' i bianconeri raccolgono il premio dei loro sforzi e, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Alex Sandro si inserisce e insacca la palla del 3-3 su un'amnesia generale della difesa neroverde. Nei 25 minuti finali tanta Juve e tanto Sassuolo, ma i bianconeri non sfondano nonostante un Douglas Costa in palla. Finisce pari, un buon pari per la Juve. Ma ci saranno comunque giustamente polemiche: se ti giochi lo scudetto certe partite le devi portare a casa. E la prossima, contro la Lazio, l'obiettivo deve essere uno soltanto: vincere.

SASSUOLO-JUVENTUS 3-3

Reti: 5' Danilo, 12' Higuain, 29' Djuricic (S), 51' Berardi (S), 54' Caputo (S), 64' Alex Sandro (J).

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches (75' Marlon), Peluso, Kyriakopoulos; Magnanelli (67' Bourabia), Locatelli; Berardi (86' Raspadori), Djuricic (67' Traorè), Boga (86' Ferrari); Caputo. All. De Zerbi.

Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini (45' Rugani), Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (57' Rabiot), Matuidi (83' Ramsey); Bernardeschi (62' Douglas Costa), Higuain (57' Dybala), Ronaldo. All. Sarri.

Arbitro: Valeri di Roma

Ammoniti: Bernardeschi, Ronaldo, Bonucci, Ramsey (J), Kyriakopoulos, Magnanelli, Berardi (S).

Daniele Angi

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