C'è un mondo fatto di scatole e confezioni in cui Torino e il Piemonte vogliono recitare una parte sempre più centrale, nel copione. E' quello del cosiddetto "packaging", che nel 2019 ha fatto registrare un fatturato complessivo superiore agli 8 miliardi e in aumento del 2,2%. Un settore vocato soprattutto all'export, dove si realizza il 79% del giro d'affari, pari a 6,3 miliardi.
E se la zona maggiormente vocata a questo comparto si colloca lungo la via Emilia, tra Piacenza e Rimini, la nostra regione in questo momento pesa comunque per il 12% dell'insieme. Lo dicono i numeri dell'ultima indagine del Centro Studi Ucima-Mecs.
In Piemonte sono attive 74 aziende (il 12% delle 616 imprese italiane) che danno lavoro ad oltre 2.700 addetti (l’8,1% del totale nazionale), per un fatturato complessivo pari a 431 milioni di euro (il 5,4% del comparto). Tra le prime dieci province italiane per numero di aziende, figurano al sesto posto Asti (con 28 aziende) e al nono posto Torino (con 18 aziende).
Un’importante novità che riguarda il Piemonte è però correlata alla nuova governance di UCIMA, l’associazione nazionale di categoria che ha sede a Modena e che fa parte del sistema Confindustria. In virtù di un accordo di alternanza, alla guida dell'associazione nel prossimo quadriennio si alterneranno Matteo Gentili, della TCM (Tissue Machinery Company) per il biennio 2020-2022 e il piemontese Riccardo Cavanna, che è diventato intanto vicepresidente con delega allo sviluppo associativo e che sarà presidente di UCIMA nel biennio 2022-2024.