Il dispositivo controlla se la mascherina è indossata correttamente e misura la temperatura corporea, che non deve superare i 37,5 gradi. Se tutto è ok, arriva la luce verde, altrimenti scatta il semaforo rosso e bisogna attendere l’intervento di un operatore Asl.
Funzionano così i 21 termoscanner che l’Asl To3 sta installando in questi giorni all’ingresso di ospedali e presidi sanitari, con l’obiettivo di garantire a pazienti e cittadini l’accesso alle strutture in tutta sicurezza e con una procedura più rapida.
L’investimento è stato possibile grazie ai 256mila euro raccolti da marzo a oggi per comprare apparecchiature mediche e materiale da destinare alle strutture Asl To3 ed ha un costo di 26.113 euro.
I termoscanner, che consistono in tablet dotati di telecamera con schermi da 8 pollici, saranno posizionati su piedistalli ai varchi delle strutture che hanno progressivamente ripreso l’attività ordinaria con la fine del lockdown: gli ospedali di Pinerolo, Rivoli e Susa, il Polo Sanitario di Venaria, i presidi e poliambulatori di Alpignano, Avigliana, Collegno, Condove, Giaveno, Grugliasco, Orbassano, Oulx, Pianezza, Pinerolo (ex Cottolengo), Pomaretto e Torre Pellice.
Mentre al pronto soccorso resterà attivo, come ora, un servizio di pre-triage con due operatori.
«Anche in questa fase di ripresa delle attività è necessario mantenere tutte le misure di precauzione per limitare i rischi di possibile contagio, a maggior ragione ora che a livello nazionale si discutendo della proroga dello stato di emergenza. L’installazione dei termoscanner ci consentirà di garantire l’accesso in sicurezza alle strutture dell’Asl To3, permettendoci allo stesso tempo di destinare più operatori all’attività sanitaria» commenta il direttore generale dell’Asl To3 Flavio Boraso.