Economia e lavoro - 29 novembre 2020, 15:26

La bontà e la solidarietà a prova di algoritmo: BeHonest incorona CasaOz, Fondazione Paideia, Ugi e 1 Caffè Onlus

La startup torinese ha la missione di garantire la credibilità di chi opera nel non profit e tutelare chi dona e investe nel sociale, soprattutto in un momento come quello attuale

Fare del bene è sacrosanto, ma adesso c'è anche un "certificato" che garantisce - per conto di chi vuole donare agli altri - la bontà della propria decisione e l'affidabilità delle realtà cui si è deciso di affidarsi. 
E' il certificato di BeHonest, la startup torinese che ha incoronato quattro onlus molto attive (e molto amate) sul territorio sabaudo come CasaOz, Ugi, Fondazione Paideia e 1 caffè Onlus, l'associazione che tra gli altri conta fin dall'inizio sul sostegno di Luca Argentero, mentre per le altre ci sono stati testimonial di rilievo come Luciana Littizzetto e altri personaggi famosi.

Obiettivo della certificazione di BeHonest è garantire la credibilità di chi opera nel non profit e tutelare chi dona e investe nel sociale, soprattutto in un momento come quello attuale, di forte contrazione della spesa pubblica, in cui chi avrà bisogno di assistenza, e non potrà riceverla dallo Stato, avrà come punto di riferimento solo il Terzo Settore. Ma di fronte alla crescente importanza del Terzo settore, quest’ultimo non è abituato a "misurarsi" per migliorare e sviluppare le competenze utili a crescere, e chi dona, o investe, non sempre riesce a valutare oggettivamente la qualità di un’attività o di un servizio. 


La bontà a prova di algoritmo

BeHonest - società benefit nata da un’intuizione di Daniele Narduzzi - è la prima startup italiana a certificare, valorizzare e promuovere la qualità dei dati che raccontano la vita e le attività degli attori del settore sociale. Lo fa attraverso una piattaforma digitale e un algoritmo scientifico, verificando i dati e tracciandoli, assicurando quindi la trasparenza dell'intero processo.

E a sottoporsi a questo "esame", nell’ecosistema torinese, sono stati tre enti non profit come CasaOz e Fondazione Paideia, due organizzazioni impegnate nell’assistere i bambini che incontrano la malattia e nel supportare le loro famiglie, e 1 Caffè Onlus, la prima onlus digitale nata per sostenere le piccole associazioni non profit italiane. Sono in corso, invece, le ultime verifiche per certificare Ugi - Unione genitori italiani contro il tumore dei bambini ONLUS.

“Il terzo settore sta diventando un luogo di incontro tra finanza, pubblico e privato, dove nascono nuove proposte di welfare a vantaggio dei più deboli e di tutta la comunità. L’innovazione sociale può essere il motore per migliorare l’utilizzo delle risorse disponibili e la qualità dei risultati raggiunti, grazie anche all'impiego di strumenti quali i big data e l'intelligenza artificiale. BeHonest ha deciso di concentrare i propri sforzi sull’accountability e sulla qualità dei dati sia perché, per una trasformazione digitale efficace, non è possibile lavorare con dati alterati o non veritieri, sia per tutelare la Fiducia. Che sia guardandosi negli occhi, o attraverso una piattaforma, chi dona vuole poter contribuire ad un mondo migliore”, sostiene Daniele Narduzzi, fondatore di BeHonest. 


Parola alle Onlus: "Per noi è un atto di responsabilità e di trasparenza"

“Questa certificazione è un atto di responsabilità non solo verso noi stessi e i nostri donatori, ma anche verso tutte le realtà che sosteniamo ogni anno attraverso la nostra piattaforma di raccolta fondi”, dice Silvia Meacci, segretario generale 1 Caffè Onlus. Ed Enrica Baricco, presidente di CasaOZ aggiunge: "La certificazione per noi è un ulteriore passo per consolidare l'efficacia del servizio che offre, costruire fiducia e credibilità e dimostrare ancora più trasparenza nei confronti dei propri donatori". 

"Abbiamo partecipato a un confronto che ci ha permesso non solo di certificare la nostra realtà nei confronti dei sostenitori, ma anche di vivere un'opportunità di crescita e sviluppo per l'organizzazione stessa", sottoliena Fabrizio Serra, segretario generale di Fondazione Paideia, mentre Marcella Mondini, segretario generale di Ugi, conclude: "Da sempre la nostra gestione è stata basata su principi di onestà e trasparenza, che sono la base del rapporto con i nostri sostenitori ed i nostri assistiti. La certificazione BeHonest è quindi per noi un'occasione unica di avere una conferma indipendente del rispetto di questi principi".

Massimiliano Sciullo