Torino - 04 febbraio 2021, 07:10

Ai tempi del coronavirus due torinesi su tre posticipano esami e visite di controllo

I numeri di un interessante studio condotto dall'Osservatorio Sanità di UniSalute: nell'ultimo anno solo il 20% delle persone si è rivolto al medico di base e uno su tre non ha svolto gli esami del sangue di routine

ai tempi del coronavirus due torinesi su tre posticipano esami e visite di controllo

L’emergenza sanitaria ci porta a pensare che oggi l’attenzione alle tematiche della salute e della prevenzione dovrebbe essere tra le priorità dei torinesi, eppure il 65% degli abitanti del capoluogo dichiara che tende a evitare di sottoporsi a visite mediche e di controllo. Lo rileva l’Osservatorio Sanità di UniSalute, realizzato con Nextplora, per indagare le abitudini in ambito di salute e prevenzione ai tempi del coronavirus.

Andando a studiare il comportamento dei torinesi nel 2020 salta all’occhio come negli ultimi 12 mesi uno su cinque (20%) non si è mai rivolto al proprio medico di base mentre uno su tre (36%) non ha svolto gli esami del sangue di routine. La prevenzione non viene però sottovalutata solo nelle sue forme più generiche ma anche quando si parla di controlli più specifici: il 53% dei torinesi nel corso del 2020 non ha fatto alcun esame specialistico, come le ecografie o il pap test, mentre un quasi un intervistato su due (45%) non ha svolto visite specialistiche quali andare da un dermatologo o da un oculista. A questi si aggiunge un 39% che dichiara di non essersi mai recato dal dentista negli ultimi 12 mesi.

In questo quadro sorprende scoprire che anche le donne, solitamente più attente alle tematiche della salute, abbiano adottato comportamenti preoccupanti: oltre la metà delle torinesi over 30 (55%) non ha svolto alcuna visita ginecologica nel corso del 2020.

Purtroppo tali dati non sembrano legati soltanto all’epidemia di Covid e quindi ad una volontà di evitare strutture sanitarie in questo periodo: un'analisi più approfondita ha infatti rivelato una bassa predisposizione alla prevenzione dei torinesi. Un problema radicato nel tempo e nelle abitudini. Sotto la Mole, Il 17% dei cittadini, infatti non ha mai svolto un esame semplice ma importante come l’elettrocardiogramma. Addirittura, il 40% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai fatto una ecografia all’addome, il 36% degli uomini del capoluogo piemontese non ha mai svolto l’esame del sangue PSA così come una torinese su quattro (24%) non si è mai sottoposta ad una mammografia.

Nonostante le periodiche campagne a favore di quei piccoli controlli che ognuno può svolgere autonomamente (come la misurazione della pressione o della saturazione d’ossigeno) un quinto dei torinesi (22%) continua ad affermare di non attuare mai queste semplici pratiche.

Ma come si potrebbe favorire la cultura della prevenzione? Secondo un intervistato su due (45%) l’ideale sarebbe una lettera da parte del SSN che riassuma il “calendario della prevenzione” per le varie classi di età, mentre secondo il 28% dei torinesi il canale più efficace rimane quello del rapporto con il medico di famiglia. Molto gradite anche le campagne di screening pubblico: il 24% dei controlli, infatti, viene svolto da cittadini che hanno ricevuto la lettera di invito ad una di queste iniziative.

redazione