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Politica | 11 maggio 2021, 20:40

In Piemonte la parità retributiva uomo-donna è diventata legge

Sostegno all'occupazione femminile: -50% per le imprese sotto i 100 dipendenti che assumono donne

Palazzo Lascaris

In Piemonte la parità retributiva uomo-donna è diventata legge

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all'unanimità la Proposta di legge 101, “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”, presentata dal Pd Domenico Ravetti, che era stata già licenziata senza riserve dalla I Commissione come nuovo strumento legislativo a supporto delle donne che lavorano. Il relatore di maggioranza è stato Andrea Cane della Lega Salvini Piemonte.

Nel 2021 ancora tante troppe persone violano il principio della parità di genere con una retorica maschilista discriminatoria – ha rammentato al Consiglio regionale riunito il Consigliere regionale Cane - e una delle discriminazioni, tutt’altro che retorica, è la differenza di trattamento economico. La proposta di legge vuole dare un supporto concreto per superare questo divario di genere favorendo imprese pubbliche private con meno di 100 dipendenti, con sede legale e operanti in Piemonte che diffondono i dati relativi alla tutela della maternità alla formazione e alla promozione professionale, alle iniziative per conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro, ai passaggi di categoria, di riconoscimento della qualifica professionale e di retribuzione effettivamente corrisposta creando un apposito registro di imprese, al fine di dare visibilità ai comportamenti virtuosi”.

Nel testo legislativo – ha concluso prima della votazione Andrea Cane - abbiamo disciplinato misure per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne, il fenomeno vergognoso delle dimissioni in bianco e il licenziamento delle donne che si trovano nel periodo compreso tra il congedo di maternità obbligatorio e il primo triennio dopo il parto; ci siamo impegnati a sostenere e valorizzare quelle imprese che assumeranno donne con contratti di lavoro a tempo indeterminato. A queste la Regione riconoscerà una riduzione consistente dell’aliquota Irap ed un punteggio aggiuntivo nella valutazione dei progetti per avvisi e bandi regionali".

"Non volevamo che questa opportunità fosse solo un bel fregio per quest’aula ma abbiamo lavorato, maggioranza e minoranza, ad uno strumento in linea con le attuali esigenze e le future dinamiche del lavoro, affinché uguaglianza retributiva, parità di trattamento, ma anche smart working e solidità contrattuale vadano a creare un substrato significativo per il futuro prossimo e venturo delle famiglie piemontesi”.

comunicato stampa

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