Economia e lavoro - 23 giugno 2021, 07:00

Implantologia a carico immediato: come tornare a sorridere in 24 ore

L’implantologia a carico immediato è un’operazione d’innesto dentale fisso che permette di sostituire anche un’intera arcata dentale nel giro di 24 ore. L’intervento è possibile grazie al supporto di nuove e sofisticate tecnologie come la radiografia in 3D, che velocizza il processo di sostituzione dentale nello stesso giorno in cui si effettua l’operazione di impianto.

Effettuare l’implantologia a carico immediato torino significa usufruire di software all’avanguardia e di professionisti del settore. Sono molti i vantaggi di effettuare un intervento di implantologia a carico immediato, e adesso scopriremo perché.

Come funziona l’implantologia a carico immediato?

L’implantologia a carico immediato consiste nel ripristinare, sia a livello estetico che funzionale (di masticazione), il sorriso naturale. Prima di praticarla, è bene sapere come funziona e a cosa si va incontro. Innanzitutto, è necessario affidarsi a un team di esperti per evitare complicazioni future; benché non costituisca di per sé un intervento rischioso, bisogna sempre scegliere di affidarsi a professionisti seri e preparati.

Concretamente, questa tipologia di impianto va pianificata in anticipo previa richiesta di esami diagnostici (TAC, panoramica) che consentiranno al dentista di acquisire tutte le informazioni necessarie riguardo le arcate dentali e studiare attentamente il caso. È, infatti, indispensabile prendere le misure in maniera accurata delle dimensioni ossee su cui si andrà ad operare e anche delle condizioni di salute in cui vertono le ossa del paziente.

Lo step successivo sarà la creazione di un modello in 3D da parte del dentista per avere un’idea di che aspetto avrà la protesi una volta finita. Si tratta di un passaggio molto importante, in quanto è in questa fase che si verifica anche l’effettiva concordanza fra la bocca del paziente e le misure dell’impianto. Si procede poi con un’anestesia locale e si comincia con l’intervento vero e proprio.

Quante tipologie d’implantologia a carico immediato sono possibili?

Per accedere all’implantologia a carico immediato, il paziente deve possedere alcuni requisiti indispensabili. Vediamo quali sono. Innanzitutto, bisogna tener presente che questa tipologia di impianto a carico immediato è praticabile sia per un singolo impianto, sia per impianti multipli, sia per intere arcate.

Nel caso del singolo impianto, il paziente ha generalmente subito già un’estrazione dentale. S’inserisce subito la corona dentaria sostitutiva, quindi una protesi fissa che dura circa 3 o 4 mesi, dopodiché sarà cambiata da una protesi sempre fissa ma definitiva.

Se il carico immediato è per impianti multipli richiede una stabilità dentale specifica. Significa che durante l’operazione, l’impianto deve avvitarsi in profondità per mantenersi stabile. Inoltre, non deve necessitare di una rigenerazione ossea; se il paziente non presenta ambedue caratteristiche, l’iter potrebbe essere leggermente più lungo per poi procedere all’impianto definitivo in un secondo momento.

Lo stesso discorso vale anche per l’impianto a carico immediato per l’intera arcata.

Quando non è possibile effettuare il carico immediato?

L’implantologia a carico immediato comporta l'installazione immediata nel paziente sia dell’impianto di base che della protesi. Di solito il procedimento si può fare senza problemi con quei pazienti che non presentano condizioni particolari di base, e possono reagire positivamente all’intervento.

Esistono alcuni disturbi che, di norma, impediscono di accedere immediatamente a questo tipo di operazione, vediamo quali sono:

Bruxismo, ovvero il digrignamento dentale. Si manifesta soprattutto di notte, e perciò non è controllabile in quanto deriva da contrazioni involontarie dei muscoli. Ci sono dei farmaci, ma di solito il dentista consiglia l’utilizzo di un bite.

Allo stesso modo, quando si soffre di grave malocclusione, ovvero un eccessivo disallineamento fra le arcate. Il paziente avrà dolori alla mandibola, difficoltà di masticazione, predisposizione verso le carie, affollamento dentale ecc… Anche in questo caso, il dentista può consigliare un bite o un apparecchio specifico.

Se il paziente non possiede di base un corretto bilanciamento occlusale possono ugualmente sorgere problemi. Si tratta di quelle interferenze fra i denti delle rispettive arcate che non permettono loro di combaciare perfettamente. Il dentista dovrà procedere al riallineamento prima di praticare l'implantologia a carico immediato.

Un’altra condizione penalizzante è infine la mancanza di un buon supporto parodontale (o gengivale), ovvero in caso di gengiviti o parodontiti che necessitano prima di una cura e poi di rieducare il paziente alla corretta igiene orale, al fine di rimuovere tutte le placche batteriche e il tartaro accumulato in bocca.