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Politica | 14 settembre 2021, 14:13

Qualità dell'aria, Grugliasco vuole accelerare ancora: "Bene i dati in miglioramento di Torino: ora lavorare insieme su sharing e viabilità"

L'assessore Bianco: "Bisogna lavorare in squadra: è necessario per le amministrazioni, ma innanzitutto per i cittadini"

uomo con occhiali che parla in pubblico

L'assessore comunale di Grugliasco Raffaele Bianco rilancia il tema della qualità dell'aria

I dati di Legambiente dicono che Torino migliora (soprattutto la sua aria). Non è più la città più inquinata d'Italia. Ma cosa significa questo, per i Comuni che si trovano proprio nelle vicinanze e che si trovano a condividere misure e rimedi anti smog con il capoluogo? Un punto di vista è quello di Raffaele Bianco, assessore comunale di Grugliasco con delega a Mobilità sostenibile e Viabilità.

Assessore Bianco, Torino non è più la città più inquinata d'Italia, è contento?

"Beh certo, i dati di Legambiente aggiornati ad inizio mese dicono proprio questo, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. C'è ancora molto da fare. Quando sono diventato assessore, nel 2017, ogni Comune agiva per conto proprio con giorni di blocco stabiliti in base alla propria centralina di riferimento, con ordinanze personali che ovviamente indicavano orari di blocco diversi tra Comune e Comune.

Insomma, guardando ad oggi una vera e propria confusione. Un cittadino che ad esempio era obbligato ad utilizzare l'auto per andare dalla val di Susa all'Eporediese, passando per il capoluogo, era costretto a meticolosi studi per capire dove poter passare e che orari osservare. Alcuni comuni attivavano i blocchi alle 8, alcuni alle 8.30 altri alle 9. Lo stesso valeva per il termine del blocco".

E poi?

"Poi è successo che su impulso dei Comuni della cintura metropolitana, che pur avevano una qualità dell'aria migliore, si è proposto di uniformare il tutto alle centraline peggiori, quelle torinesi. Anche le ordinanze sono state uniformate a livello metropolitano".

Così però voi avete aumentato la quantità di giorni con i blocchi.

"Si: è vero. Ma se si richiede l'osservanza delle regole, le stesse devono essere facilmente interpretabili e rispettabili. Era impossibile andare avanti. Non è stato facile il dialogo con Torino e con la Città Metropolitana, abbiamo dovuto mettere in campo la "diplomazia". Ma ora va meglio".

Cosa manca ancora per migliorare  ulteriormente la qualità dell'aria?

"Mancano ancora tutta una serie di politiche metropolitane, partendo dai mezzi in sharing (auto, bici, monopattini e così via) passando per i trasporti, per arrivare alla viabilità. Non è più il momento di lavorare ognuno per se: se non si lavora tutti assieme, tutto diventa più complicato, sia per le amministrazioni che per i cittadini che poi, di conseguenza, si sentiranno costretti ad utilizzare l'automobile".

Massimiliano Sciullo

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