Grugliasco - 02 novembre 2021, 13:50

Mirafiori, volantinaggio davanti alla Porta Due di Fiom: "Il raddoppio dei turni sulla 500 non può bastare"

I metalmeccanici della Cgil chiedono certezze anche sul ricollocamento dei lavoratori in arrivo da Agap Grugliasco. Intanto Iveco si prepara allo spin off

Mirafiori, volantinaggio davanti alla Porta Due di Fiom

Volantinaggio davanti alla Porta due di Mirafiori per la Fiom Cgil, a una settimana dall'annuncio ufficiale dello spostamento di Agap Maserati nello storico stabilimento torinese

Proprio nel giorno in cui le rappresentanze Fiom hanno tolto striscioni e bandiere dai cancelli della fabbrica di Grugliasco (in polemica con le altre sigle sindacali che invece hanno firmato l'accordo), alcuni di quegli striscioni sono ricomparsi proprio di fronte a Mirafiori, dove presto saranno spostati 1100 lavoratori, di cui 940 operai.

"La nostra richiesta è sempre la stessa - dice Ugo Bolognesi, responsabile Fiom per Mirafiori - ovvero un piano industriale e certezze. Perché qui siamo davanti a una candela che lentamente si sta consumando e nessuno fa nulla per riaccenderla. Il silenzio, anche delle istituzioni e della politica, è totale".

"RADDOPPIARE LA 500 NON BASTA"

Tra le domande che i metalmeccanici Cgil pongono al Stellantis, la ricollocazione dei lavoratori che arriveranno entro gennaio da Grugliasco. Ma chiedono anche lumi sulla cassa integrazione, prevista negli accordi, anche a fronte di un raddoppio dei turni per la costruzione della 500 bev. "Si stanno vedendo tutti i limiti del progetto del Polo del lusso - si legge nel volantino - la 500 elettrica e Maserati non possono bastare. Servono nuovi modelli. E non ci sono impegni sulla continuità dei siti torinesi, a partire da Meccanica, Presse ed Enti Centrali". 

Infine, il tema del ricambio generazionale, da tempo messo sul tavolo, ma mai affrontato, in una fabbrica in cui l'età media si fa sempre più alta. "Ci sono sempre nuove uscite incentivate, ma servono nuove assunzioni".

IVECO SI PREPARA ALLO SI PREPARA ALLO SPIN OFF

Intanto nel settore dei mezzi pesanti ci si prepara a uno spin off. Quello di Iveco Group, per la quale è stata varata la struttura organizzativa. Il ceo Gerrit Marx, come era stato già annunciato, guiderà la società che sarà quotata in borsa e che inizierà a operare in maniera indipendente agli inizi del 2022, raggruppando le attività relative a veicoli commerciali, tecnologie motoristiche, veicoli speciali e servizi finanziari. 

"Mettendo in campo questa struttura - dice Gerrit Marx - poniamo le basi per intraprendere un nuovo entusiasmante percorso. Questa organizzazione assicura chiarezza fin dall'inizio e a partire dal vertice, ponendo il cliente al centro di tutto il nostro agire e permettendo a una squadra altamente qualificata di operare secondo ruoli e responsabilità ben definiti, favorendo le sinergie interne e la complementarietà".