Regione - 07 gennaio 2022, 10:39

Terapie intensive occupate per il Covid: solo Trento e le Marche stanno peggio del Piemonte. I no Green Pass sul bus senza mascherina

Lo rivela lo studio dell'Istituto superiore della sanità: 21,7% di posti impegnati. Nuova iniziativa di chi si oppone al Green pass, in vista delle manifestazioni di sabato

Solo Marche e Trento stanno peggio del Piemonte, per occupazione di terapie intensive, ma non si placa la protesta Green Pass

Solo Marche e provincia autonoma di Trento stanno peggio del Piemonte, se si parla di posti occupati in terapia intensiva: lo svela l'ultima rilevazione dell'ISS, Istituto superiore di sanità, che evidenzia come nella nostra regione - al momento - la percentuale di impegno di letti è del 21,7% (molto più alto della soglia fissata al 10%). Una situazione legata (anche) alla grande impennata di ieri, quando i nuovi ricoveri hanno visto crescere il dato da 122 a 136 pazienti accolti nei reparti per le situazioni più gravi.

Solo Marche e Trento, peggio di noi

Peggio del Piemonte, al momento, soltanto la provincia autonoma di Trento (27,8%) e le Marche (23,9%). Se si sposta invece l'attenzione su tutti i reparti di area medica, è la Valle d'Aosta a mostrare le maggiori difficoltà (42,4% di occupazione rispetto alla soglia del 15%), seguita da Liguria (34,2%) e Calabria (33,7%).

Non si ferma la protesta dei No Green Pass

Intanto, non si placa la protesta di coloro che si oppongono al Green Pass (soprattutto alla luce del nuovo giro di vite voluto dal Governo nei giorni scorsi). "Dopo innumerevoli settimane passate dalla pioniera delle piazze e voce di Torino Serena Tagliaferri improntate alla disobbedienza civile su mezzi pubblici e locali, ora anche il giurista Mattei sposa l'iniziativa della irriducibile leonessa e si appresta a salire sui mezzi stessi senza bavaglio", dicono gli esponenti di No Paura Day-La Piazza di Torino. 

"Chissà che questo gesto non apra ad una presa di coscienza generale" afferma Tagliaferri che ieri nuovamente è salita su un mezzo pubblico insieme ad altri manifestanti che hanno poi presidiato in Piazza Castello per l'intera mattinata. "Speriamo di essere stati come sempre l'esempio per la resistenza e per tutte le piazze che come noi scendono libere da ormai 25 settimane".

La mappatura europea

Infine il Piemonte ancora in rosso per la terza settimana consecutiva nella mappa del contagio europeo, curato settimanalmente dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control).  Il livello di alta incidenza nella nostra regione è stata confermata visto il continuo incremento di nuovi casi nell'ultimo mese. Al momento l'Italia è tutta rossa esclusa la Sardegna (in arancione). Così come è nella colorazione che indica il livello più alto dell'incidenza del contagio sulla popolazione quasi tutta l'Europa.

'Total red' per Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Cipro, Slovenia, Croazia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lettonia, Estonia, Danimarca, Belgio, Olanda, Finlandia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Tornano a colorarsi di arancione diverse regioni di Germania, Austria e Ungheria, Svezia e Norvegia.

L'unico stato con giallo è la Romania con due regioni in verde (Oltenia e Muntenia).

Per l’Ecdc si passa in ‘giallo' quando i nuovi casi in 14 giorni sono inferiori ai 50 per 100mila abitanti con un tasso di positività che si attesta o è superiore al 4%. Oppure con un tasso inferiore al 4% ma con un incidenza di tra i 50 e i 200 per 100mila abitanti.

Il rosso/arancione scatta con un tasso di incidenza compreso tra i 200 e i 499 contagi ogni 100mila abitanti. Mentre il rosso scuro con incidenza superiore o uguale ai 500 per 100mila abitanti.

Il Piemonte per quanto riguarda il tasso di positività resta marrone superando ampiamente la percentuale del 4% dei positivi sul totale dei tamponi. In Italia tutte le regioni sono in questa condizione (compresa la Sardegna che ha un'incidenza ancora da 'arancione'). Il tasso è sopra il 4% in quasi tutte le aree regionali europee. 

Massimiliano Sciullo e Andrea Parisotto