E se a Torino non ci fosse Palazzo Madama, nel cuore di piazza Castello, ma una cattedrale neoclassica nello stile della londinese St. Paul's Cathedral? Una suggestione dell'Antonelli, stoppata da casa Savoia, ma che si svelerà sabato 25 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale della guida turistica a Torino. Appuntamento alle 11, alle 14, alle 15 e alle 16 in Galleria Subalpina, presso Baratti e Milano.
Un momento di svago, ma anche per celebrare un settore - il turismo appunto - che è stato la vittima più colpita, durante la pandemia. La prossimità come ricetta "casalinga" per ripartire in attesa del ritorno alla normalità. E adesso la ripartenza. "Il settore è ripartito alla grande, soprattutto a inizio anno. Ma adesso non è il vuoto pneumatico, perché si è seminato bene prima", dice Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e provincia.
Viaggio nella Torino neoclassica
Ecco perché, la sintesi di tutto questo cammino, è proprio l'appuntamento fissato per il 25 febbraio, quando le guide della Gia Piemonte offriranno visite gratuite alla scoperta della Torino neoclassica. Accademia Albertina, ma non solo: sono tante le risorse neoclassiche all'ombra della Mole, a dimostrazione che Torino non è solo barocca.
Prima che il Covid piombasse a rivoluzionare la nostra quotidianità, si erano contati 20mila visitatori aderenti alla Giornata in tutta Italia, con Torino come protagonista. "Tanti conoscono la città in cui viviamo - aggiunge Coppa -, ma poterla visitare con una guida specializzata consente di scoprirne gli aspetti meno conosciuti e cambia il punto di vista".
E in pentola bolle anche un tour legato ai negozi storici e al settore Ford di Torino. "Cioccolato, pasticceria e non solo - dice Coppa -: possiamo costruire un veicolo per trasmettere messaggi di ciò che di positivo abbiamo in città, anche dal punto di vista gastronomico e dei negozi storici".
Si torna oltre i livelli pre Covid
Da 1,5 milioni di turisti nel 2013 si è passato a 5,5 milioni nel 2022. E le guide Gia, nel 50% dei casi, sono ritornati ai livelli pre pandemia. Ma c'è un 23% che vede una crescita. E per circa a la metà (46%) il 2023 potrebbe portare un ulteriore aumento. Nessuno teme la flessione.
"Non ci siamo mai fermati, anche durante il Covid, cercando di inventarci cose nuove come le visite virtuali che non esistevano e che ora spopolano", dice Barbara Sapino, presidente Gia Piemonte. "La guerra blocca ancora i turisti dalla Russia, dagli Stati Uniti e non solo".
Allarme abusivi: "Serve una normativa chiara"
Resta l'allarme abusivismo: "Aspettiamo che la nostra figura venga normata - dice ancora Sapino - e da oltre dieci anni non si fanno nuove abilitazioni. Anche questo sarà un modo per combattere il sommerso e la concorrenza sleale".
E sullo stesso tema si schiera anche la componente legata a Confesercenti: “Neppure in occasione della giornata internazionale della guida turistica possiamo dimenticare che manca ancora una legge che regolamenti la nostra professione - dice Micol Caramello, presidente piemontese e nazionale di Federagit -. Anche in queste giornate di festa non possiamo dimenticare i nostri problemi”.
Per giovedì è fissato il vertice su questo tema con il ministro del Turismo, Daniela Santanché. "Un’occasione importante per far capire alle persone quale sia il mestiere della guida turistica, spiegare loro che si tratta di una professione vera e propria che contribuisce alla promozione dei territori trasmettendone storia, tradizioni e cultura. Molto spesso la nostra figura professionale non è compresa, anche dalle istituzioni stesse che, soprattutto a livello locale, tendono ancora troppo a favorire il volontariato e ad ignorare il ruolo importante delle guide per la promozione delle nostre destinazioni turistiche e dell’intero Paese".
“Oggi più che mai è necessario valorizzare la professione di guida turistica, risorsa fondamentale dell’accoglienza turistica di livello e per la trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo. Auspichiamo – conclude la presidente di Federagit-Confesercenti – che nella bozza di legge che il ministro con ogni probabilità ci sottoporrà a breve si tenga conto delle nostre richieste. L’obiettivo deve essere una legge che finalmente ci tuteli nei confronti dei tour operator europei, dell’abusivismo, delle piattaforme on line e dei gestori museali che in questi anni, insieme alle difficoltà dovute alla pandemia, hanno minato il nostro settore facendo sì che molti colleghi decidessero di chiudere la partita iva e di cercare altrove un lavoro più sicuro”.