Economia e lavoro - 16 marzo 2023, 06:55

Lavoro: in Piemonte non si trovano operai edili, meccanici, manutentori e tecnici informatici

Si tratta di alcune delle figure che a marzo sono più ricercate dalle aziende. Le assunzioni saranno in tutto 27.820, per un totale di oltre 80mila entro maggio

Idraulico al lavoro

Sono tanti i mestieri che non trovato "interpreti" nel mercato del lavoro piemontese

Operai edili specializzati nelle rifiniture, ma anche meccanici, montatori e manutentori, professioni sanitarie, addetti alla manutenzione del verde e all'agricoltura. E poi tecnici informatici, saldatori, lattonieri e tecnici della caldaia. Secondo gli ultimi dati Excelsior elaborati da Unioncamere Piemonte sono questi i mestieri più ricercati nel mese di marzo in Piemonte. Ma anche quelli più difficili da trovare da parte delle aziende che vorrebbero assumere. Nei casi peggiori, vanno a vuoto anche 8 ricerche su dieci.

Matematici e specializzazioni sanitarie

Per quanto riguarda i titoli di studio, a livello universitario la difficoltà maggiore si riscontra nel trovare laureati in scienze matematiche, fisiche e informatiche (78% di difficile reperimento). A livello secondario la difficoltà di reperimento è superiore per l’indirizzo socio sanitario (71%) e per l’indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità (70%). Tra le qualifiche professionali mancano elettricisti (68% la difficoltà di reperimento).


Complessivamente, secondo i dati, sono circa 27.820 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per marzo 2023, valore che sale a 80.220 se si prende in cosiderazione l’intero trimestre marzo-maggio 2023, ovvero 6.160 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+8,3%).

Spiragli per scongiurare la recessione

La crescita delle previsioni di assunzione rinforza i segnali positivi che arrivano dall’andamento del PIL, della produzione industriale e del commercio estero, risultati che in quest’inizio del 2023 sembrano allontanare i timori di recessione, confermando un trend, sebbene debolmente, ancora espansivo.

Il 73,9% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 17,2% lavoratori somministrati, l’1,9% collaboratori e il 7,0% altri lavoratori non alle dipendenze. La domanda di lavoro a marzo 2023 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 60% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 29% dei casi e dai contratti di apprendistato con il 9%. 

Massimiliano Sciullo

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