Economia e lavoro - 19 maggio 2024, 17:00

Trento e Bolzano al top per i rendimenti dei conti correnti bancari, solo 8,5 euro l'anno a Torino

L'analisi diffusa dalla Fabi premia il Nord Est, mentre Firenze e Roma sono le migliori tra la grandi città. Tra le regioni, Lombardia meglio del Piemonte

Banche: a Torino si guadagnano solo 8,5 euro l'anno sui conti correnti

Con 5.000 euro sul conto corrente in banca si guadagnano 18,2 euro l’anno a Trento e Bolzano, 15 euro a Firenze, 13 euro a Roma, 11 euro a Milano e Perugia. La stessa somma, invece, frutta appena 6,5 euro a Napoli, 7 euro a Trieste, 8 euro a Catanzaro, Potenza, Genova e Aosta. Poco più fortunati i correntisti di Torino con 'incasso' annuo da 8,5 euro. E' quanto emerge da un'anali condotta dalla Fabi.

Le banche ad Ancona e Cagliari assicurano 10 euro, mezzo euro in più di Bari, Bologna, Campobasso e Palermo che si attestano a quota 9,5 euro. A 9 euro tondi si trovano Venezia e Pescara. Gli interessi praticati dalle banche sui 1.151 miliardi di euro depositati nei conti correnti - seppur particolarmente contenuti, nonostante l’aumento del costo del denaro portato dalla Banca centrale europea al 4,5% tra il 2022 e il 2023 con 10 rialzi in 14 mesi – non sono tutti uguali nel Paese.

Differenze e disparità fra regione e regione

Si registrano ampie divergenze territoriali e regionali per nei rendimenti che le banche riconoscono sui 'salvadanai' della loro clientela. La media nazionale del tasso d’interesse praticato dalle banche alla clientela per un conto corrente fino a 50.000 euro a fine 2023 è dello 0,21%, ma nelle 20 regioni del Paese vi sono livelli assai diversi. E' il Centro l’area dove la media dei tassi bancari sui conti correnti è la più alta della Penisola, con un livello pari allo 0,27%. A quota 0,20% si trovano le Isole e il Nord Ovest, appena sotto il Nord Est con lo 0,19%: più staccate e fortemente penalizzate, invece, le regioni del Sud con un valore dello 0,16%.

Lombardia meglio del Piemonte

Più nel dettaglio, nelle regioni centrali i dati sono i seguenti: Toscana 0,30%, Umbria 0,22%, Marche 0,20%, Lazio 0,26%. Nel derby fra isole, la Sardegna, con lo 0,20%, batte di poco la Sicilia (0,19%). Nelle quattro regioni del Nord Ovest, poi, il dato migliore è quello della Lombardia con lo 0,22%, più distante il Piemonte con lo 0,17%, mentre Valle d’Aosta e Liguria sono appaiate a quota 0,16%. Nel Nord Est spicca il primato nazionale del Trentino Alto Adige con lo 0,36%, dato nettamente più alto rispetto a Emilia Romagna (0,19%), Veneto (0,18%) e Friuli Venezia Giulia (0,14%). Fra le sei regioni del Mezzogiorno, l’area complessivamente meno fortunata per i rendimenti sui conti, il dato peggiore è quello della Campania con lo 0,13%; a quota 0,16% si posizionano Calabria e Basilicata, a 0,18% l’Abruzzo, a 0,19% il tandem composto da Molise e Puglia.

Chi vive in Campania guadagna, con un saldo medio annuale di 5mila euro, quasi 12 euro in meno rispetto a chi vive in Trentino Alto Adige. Rispetto al trentino, sette regioni lasciano sul terreno più di 10 euro. Perdita a doppia cifra anche per chi risiede in Friuli Venezia Giulia (11,2 euro) e in Valle d’Aosta, Liguria, Basilicata e Calabria (10,2 euro).

In Piemonte, la distanza dal vertice della classifica è di 9,7 euro, mentre è di 9,2 euro in Veneto e Abruzzo. Gli abitanti di quattro regioni - Emilia Romagna, Molise, Puglia e Sicilia - si posizionano a 8,7 euro dalla vetta. Vale, invece, 7,2 euro il divario “subìto” da chi vive in Lombardia e Umbria. Le due regioni più vicine al record trentino sono Toscana (3,2 euro) e Lazio (5,2 euro).

redazione