Tutti amano la crema di nocciole ma pochi sanno la sua storia e perché tradizionalmente si chiami Gianduja, dove sia nata e come usarla in cucina. Troppo facile il suo impiego nei deliziosi dolci al cioccolato per i quali il Piemonte è famoso in tutto il mondo. Molto più interessante sarà scoprire il suo utilizzo nelle preparazioni salate!
Il museo Gianduja di Grugliasco
Non è un museo sul cioccolato ma sull'arte marionettistica e sulla Commedia dell'Arte della quale uno dei protagonisti è il torinesissimo Gianduja dal quale prendono il nome la famosa crema e il celebre cioccolatino simbolo del Piemonte. Un luogo da visitare che racchiude la cultura popolare dei territori del nord ovest, pretesto per gustarsi il tipico "bicherin" nei migliori cafè della provincia.
La bella stagione ci invoglia a viaggiare, a fare attività all'aria aperta con i nostri cari la cui protezione da afa, colpi di sole ed insetti è fondamentale con i primi caldi e Torino e la sua provincia sono località ben più calde di quanto ci si aspetti.
Il cacao e le nocciole nei piatti salati
Per scoprire queste delizie dobbiamo uscire dalla tradizione del Piemonte ed usare un po' di fantasia puntando sempre un occhio alle specialità regionali delle quali l'Italia è ricca. Per prima cosa bisognerà procurarsi un'ottima crema alle nocciole che useremo per realizzare 3 piatti inusuali della tradizione che richiedono cioccolato.
Coda alla vaccinara gianduja
Non tutti sanno che il cioccolato, però quello fondente, è uno degli ingredienti principali di questo piatto tipico del Lazio e nello specifico della cultura dei butteri dell'Agro Pontino. Va cucinata come uno spezzatino al sugo, rosolando prima la coda bovina in pezzi con tutti gli odori del soffritto e i chiodi di garofano, continuando poi la cottura in salsa di pomodoro con l'aggiunta di pinoli, uvetta e ...cioccolato! Quella che verrà usata per questa ricetta con un sentore di nocciole dovrà essere una crema al gianduja che conferirà una nota dolciastra e originale al piatto.
Melanzane nocciolate al cioccolato
Piatto della tradizione campana e del sud Italia, lo si gusta a Ferragosto, sulle spiagge della Costiera Amalfitana. Si cuociono in forno le melanzane tagliate a fette, fritte in padella e stratificate con un mix cacao, la crema di nocciole, le mandorle, i pinoli e il cedro candito. Potremmo definirla un'insolita parmigiana moderna mentre in realtà si tratta di un piatto antico che allietava le estati dei principi Borbone. Un tripudio di sapori per palati pronti ad essere stupiti!
Cinghiale alle note dolci di bosco
La carne di cinghiale ben si sposa con la frutta secca, i frutti di bosco e sorprendentemente anche con la crema gianduja. Anche in questo caso si procederà alla realizzazione di uno stufato in bianco come nella tradizione umbra. Il cinghiale andrà fatto rosolare con metà del suo peso in cipolle e mele e a fine cottura andrà aggiunto un cucchiaino di crema gianduja ogni 300 gr di spezzatino e il piatto potrà essere decorato con frutti di bosco freschi e in riduzione.