Ultim'ora - 16 giugno 2025, 06:33

G7, crisi Israele-Iran irrompe nel summit: sforzi Meloni per de-escalation

(Adnkronos) - Al via a Kananaskis il summit dei grandi della Terra. Il vertice G7, che si apre oggi nella provincia canadese dell'Alberta, ha un significato particolare: segna infatti i 50 anni dalla nascita di questo formato, creato all'indomani della crisi petrolifera degli anni '70 per affrontare congiuntamente le grandi sfide economiche globali. Anche questa edizione sarà inevitabilmente influenzata dall'attualità internazionale, in particolare dalla situazione sempre più tesa in Medio Oriente. Il conflitto tra Israele e Iran sarà certamente un tema centrale sullo sfondo, ma, secondo quanto viene riferito da fonti diplomatiche italiane, non dovrebbe stravolgere l'impianto del vertice. La presidenza canadese è infatti determinata a mantenere intatta la struttura originaria dei lavori, evitando di compromettere l'agenda prevista. 

I lavori inizieranno oggi con una prima parte dedicata al formato G7 ristretto, articolata in sessioni su una serie di temi come economia globale, sicurezza delle comunità, energetica e materiali critici. Nella serata di oggi è prevista una cena che, con ogni probabilità, sarà dedicata ai dossier di politica estera con un focus non solo sul Medio Oriente, ma anche sull'Indo-Pacifico e sulla situazione in Ucraina. 

Martedì sarà invece la giornata dedicata all'outreach, con due sessioni distinte. La prima, ancora incentrata sull'Ucraina, vedrà la partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky (previsti contatti tra il leader ucraino e la premier Giorgia Meloni). La seconda affronterà i temi dell'innovazione tecnologica e della sicurezza energetica. Come da tradizione, il vertice si concluderà con documenti scritti a testimonianza del lavoro svolto. In questo caso, la presidenza canadese punta su singoli statement tematici dedicati, tra gli altri, a intelligenza artificiale, materiali critici, repressione transnazionale e lotta agli incendi (quest'ultimo un tema prioritario per il Canada). 

Dopo i due bilaterali di ieri per Meloni con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e con il primo ministro britannico Keir Starmer, da oggi ci sarà occasione per confronti anche con altri leader, a partire dal padrone di casa Mark Carney. Anche se allo stato attuale non ci sono notizie di un bilaterale tra Meloni e il presidente americano Donald Trump, secondo fonti diplomatiche ci saranno certamente contatti tra i due leader. Per quanto riguarda l'approccio dell'Italia alla crisi tra Israele e Iran, la posizione resta la stessa: "Puntare su una de-escalation, favorire la diplomazia e incoraggiare la ripresa del dialogo". Queste sono le direttrici fondamentali su cui si muove l'azione italiana. 

La giornata di oggi sarà l'occasione per un confronto più ampio, anche con gli Stati Uniti. "Non ci sono segnali di disallineamento tra i partner, ma piuttosto la volontà condivisa di lavorare a una soluzione", precisano le stesse fonti, che non si sbilanciano sulle parole di Trump che ha indicato Vladimir Putin come possibile "mediatore" nella crisi tra Gerusalemme e Teheran. Quanto al tema dei dazi americani, non è formalmente in agenda, "ma questi incontri multilaterali rappresentano sempre un'opportunità di confronto", viene evidenziato. Se ne parlerà probabilmente tra partner europei, e non si esclude che l'argomento emerga anche nel dialogo con la delegazione americana, seppure al momento sia difficile prevederlo. 

Centrale sarà la questione dell'immigrazione. La presidenza canadese del G7 ha scelto di proseguire nel solco tracciato dalla presidenza italiana, mantenendo una forte continuità su diversi dossier chiave. In particolare, il tema migratorio sarà al centro di una sessione specifica, che affronterà non solo le dinamiche legate ai flussi migratori, ma anche il più ampio tema della sicurezza delle comunità. Su iniziativa italiana, è prevista l'adozione di una dichiarazione dedicata al contrasto all'immigrazione illegale, "che confermerà ancora una volta come questo tema sia sempre più condiviso all'interno del G7", viene spiegato. Il testo rappresenterà un ulteriore passo avanti nel consolidamento dell'approccio comune avviato a Borgo Egnazia nel 2024. (dal nostro inviato Antonio Atte) 

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