(Adnkronos) - "A Marzabotto e a Monte Sole, dove la ferocia nazista giunse al culmine della propria disumanità e dove la guerra divenne indiscriminato sterminio, sono piantate le radici della Repubblica. La Costituzione italiana, e lo stesso progetto di Europa, nacquero da quel sangue innocente per costruire una nuova civiltà di democrazia e di pace. La libertà conquistata e il riscatto del nostro popolo non potranno mai essere separati dal sacrificio e dal dolore inferto in quei giorni terribili e disperati, in cui donne e uomini, bambini e anziani, vennero uccisi senza alcuna pietà nel cuore del nostro Paese. Ricordare è un dovere. Ricordare è un seme di umanità che va sempre coltivato, perché contiene i valori fondativi della nostra comunità. Ricordare è anche spinta all’impegno perché non accada mai più che le volontà di dominio cancellino i diritti umani, che le strategie di annientamento calpestino la vita e la sua irriducibile dignità". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"La storia insegna. Della storia un popolo vuol essere costruttore. È questa -afferma ancora il Capo dello Stato- l’essenza della libertà e dell’indipendenza. Che vanno difese sempre, con coerenza, senza opportunismi, a ogni latitudine. Durante l’occupazione tedesca l’Italia ha conosciuto stragi efferate di civili, compiute da un esercito che andava incontro alla disfatta, spalleggiato dai fascisti, che dopo averne fatto un mito ormai si contrapponevano alla nazione. Ciò che avvenne nelle terre di Marzabotto e alle pendici del Monte Sole fu l’eccidio più spaventoso. L’altare della chiesa di Casaglia resta simbolo imperituro di chi ha oltraggiato ciò che sta nel più profondo delle coscienze. L’incontro dello scorso anno con il presidente della Germania, Frank-Walter Steinmeier, è segno prezioso di una memoria che diventa percorso, che ricostruisce il bene comune, che sostituisce la riconciliazione all’odio, che assegna all’Europa un ruolo importante nel mondo, proprio l’Europa che ha conosciuto la barbarie".