Agende motivazionali, borse veri pezzi unici, bigiotteria artigianale, oggetti in ceramica, carte realizzate con metodi naturali. Sono solo alcune delle novità che propone la storica “Cartoleria Secco” di piazza Don Cocco, a Grugliasco, dove generazioni di bambini e le loro famiglie hanno acquistato il materiale scolastico, ma anche i giochi e i regali per amici e compagni. Oggi, però, il commercio è cambiato e con la prepotente ascesa di quello online, sempre più, i negozi di vicinato cercano di reinventarsi.
È quello che sta cercando di fare Stefania Secco, titolare della cartoleria: "Accanto alla cancelleria classica – spiega – ho pensato di inserire dei prodotti artigianali, anziché provenienti da aziende commerciali, per tentare di distinguerci un po’. Dalla collaborazione con l’artista Giulia Martino, sono nate le agende, con l’idea di offrire un prodotto sensoriale ed emozionale che abbia bisogno di essere toccato, che stimoli i sensi, cosa che non si ha più acquistando online o comunque prodotti fatti in serie".
Le agende in questione sono realizzate dalla storica tipografia Moglia di Torino con “taglio a vivo”, il dorso in velluto e la copertina gommata che dà la sensazione di morbido. I tre temi su cui si basano, invece, sono stati studiati graficamente e realizzati da Giulia Martino, artista conosciuta che ha partecipato alla biennale a Roma nel 2015, ha ricevuto il premio “Artista della pace” nel 2013 e ha partecipato anche alla biennale di Venezia. Il primo tema raffigura l’Italia della pandemia e del lockdown "un’Italia che sta soffrendo dipinta di rosso su sfondo rosso – spiega l’artista – il secondo tema è l’ambiente, declinato come messaggio positivo e con l’accento sul prendersi cura dell’altro e gli hashtag per approfondire e il terzo tema è la possibilità di realizzare i propri sogni con anche tre suggerimenti sul retro". Ogni agenda ha un QRcode che serve per approfondire le tematiche.
E tra i prodotti artigianali appena introdotti ci sono le borse da una cooperativa solidale spagnola in collaborazione con un’azienda di Ferrara, facendo lavorare donne indiane e utilizzando gli scarti della produzione di articoli in pelle che in India è molto fiorente. Sono tute diverse perché appunto realizzate con pelli di recupero anche per non incrementare l’attività di conciatura che è tra le più inquinanti. Ma anche la bigiotteria molto particolare di una ragazza di Udine e presto si potranno trovare le ceramiche di una ceramista di Torino e le carte della Legatoria Cm che crea la carta con scarti alimentari e vegetali come arance, foglie di banano, non usa la colla ma fili di cotone, tinge con tinture naturali derivanti da barbabietola, cipolla e curcuma e stampa di nuovo con la vecchia tipografia manuale.
Insomma più che una cartoleria, uno sguardo sul mondo e sull’attenzione a prodotti artigianali unici e attenti a valori come la cura dell’ambiente e la solidarietà.