Scuola e formazione - 20 luglio 2021, 14:22

Piano scolastico 2022/2023 approvato all’unanimità dal Consiglio regionale

Chiorino: "Dal prossimo anno potranno essere attivate nuove sezioni di scuola dell’infanzia statale, nei casi in cui venga meno il servizio di scuola paritaria”.

foto di archivio

Piano scolastico 2022/2023 approvato all’unanimità dal Consiglio regionale

Il piano di dimensionamento scolastico e del piano dell’offerta formativa per l’anno 2022/2023 è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. La delibera è stata illustrata dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, che ha specificato che “dal prossimo anno potranno essere attivate nuove sezioni di scuola dell’infanzia statale, con particolare riguardo ai casi in cui venga meno il servizio di scuola paritaria”. 
C’è un’attenzione marcata alle zone montane e marginali, con il mantenimento in deroga dei plessi scolastici, alle scuole dell’infanzia e al rafforzamento dell’offerta formativa tecnico-professionale delle scuole superiori. Previsto anche il mantenimento in deroga di plessi scolastici e sezioni, il cui ricorso è aumentato anche da parte dei grandi comuni, che stanno risentendo del trend demografico negativo degli ultimi anni”.
Le proposte dei piani provinciali e metropolitano dovranno pervenire entro il 29 ottobre.
Francesca Frediani (M5o) e Diego Sarno (Pd) hanno sottolineato l’importanza di una corretta pianificazione scolastica da parte della Regione in considerazione delle tante questioni legate alla pandemia, in particolare didattica a distanza e vaccinazioni del personale scolastico. "Oggi più che mai, dopo più di un anno di difficoltà e restrizioni, il mondo della scuola merita la massima attenzione per garantire la ripresa delle lezioni in sicurezza ed evitare il ritorno alla didattica a distanza nel caso di una nuova ondata pandemica - sottolinea Frediani -. Altro nodo cruciale è quello delle nomine dei docenti. L’auspicio è che si possa iniziare l’anno scolastico con maggiori certezze sulle assegnazioni delle cattedre e con un occhio di riguardo alla continuità didattica. In questo senso, al nostro atto di indirizzo sulla riduzione del vincolo quinquennale ha fatto eco un emendamento approvato a livello nazionale, con la riduzione del periodo a tre anni. Un passo avanti che però ancora non risolve la situazione dei docenti e non dà risposte esaustive agli studenti e alle famiglie che chiedevano un provvedimento più risolutivo".

Carlo Riva Vercellotti (FdI) ha precisato che “è la prima volta dopo almeno un decennio che il piano viene approvato prima della pausa estiva, per consentire ai territori un’analisi ponderata per la redazione dei rispettivi piani”, mentre Federico Perugini (Lega) ha posto l’accento sul valore della scuola paritaria “strategica perché garantisce il pluralismo educativo e l’accesso all’istruzione anche nelle aree marginali”.

comunicato stampa

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