Cirio bis. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato da Winpoll (committente Scenari Politici) in vista delle elezioni regionali del 2024.
Mentre gli schieramenti fanno la conta, si riuniscono e provano a imbastire alleanze, con candidati che si nascondono o che si auto-lanciano, arrivano i primi sondaggi riferiti al voto della prossima estate (o primavera).
I dati, basati su due potenziali candidati alla presidenza nelle file del centrodestra (Alberto Cirio, oggi governatore, ed Elena Chiorino, assessore al Lavoro) e tre del centrosinistra (Daniele Valle, vice presidente del Consiglio regionale, Chiara Gribaudo, deputata Pd, e Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino.
Per tutti gli scenari analizzati nelle 1.600 interviste realizzate, l’attuale presidente della Regione sarebbe vincente. Contro qualsiasi candidato: la sfida Cirio-Gribaudo vedrebbe il primo imporsi con un 52% contro il 29% raccolto dalla candidata del centrosinistra. Incognite M5s e Terzo Polo, che raccoglierebbero rispettivamente il 10% e il 9%. Percentuali simili se lo sfidante di Cirio fosse Giustetto: 51%-29%. Deludente il risultato che andrebbe a ottenere, secondo il sondaggio, il primo vero candidato del Pd, Daniele Valle: un magro 27% contro il 53% dei consensi raccolti dall’attuale Governatore.
Partita aperta con una vittoria, un pareggio e una sconfitta invece se la candidata del centrodestra fosse Chiorino. Per il sondaggio realizzato da Winpoll Griabudo riuscirebbe a battere l’oggi assessore al Lavoro con un 41% contro 35%. Testa a testa tra Chiorino (38%) e Giustetto (38%). L’esponente di Fdi è data invece vincente contro Valle (39% a 35%).
Un’altra sorpresa è data dalle intenzioni di voto per lista. Il Pd è dato oggi come primo partito in Piemonte: 25% dei voti, contro il 23% raccolto da Fdi. Si giocherebbero il podio Lega (13%) e M5s (12%). L’ala moderata del centro sembra invece essere contesa da Forza Italia (7%) e Azione Italia Viva (6%).
Resta da capire se i risultati saranno tali da condizionare le scelte dei partiti. Scelte che, fino ad ora, non sono state compiute. E questo influenza inevitabilmente la percezione su candidati possibili e futuri.