Cultura - 07 maggio 2024, 11:42

Al Collegno Fòl Fest, gli appuntamenti che rievocano la storia del manicomio nella Certosa Reale

Dal 12 al 19 maggio

La Certosa Reale di Collegno (foto di Renzo Miglio)

La Certosa Reale di Collegno (foto di Renzo Miglio)

C’è molta Storia cittadina nel programma della Collegno Fòl Fest, la festa dedicata alla salute delle menti, all’inclusione e alla cittadinanza, in programma da domenica 12 a domenica 19 maggio, nei padiglioni del parco della Certosa Reale.

Convegni e tavole rotonde a tema scientifico, ma anche documentari, libri e mostre, parlano di cosa è stato il manicomio, di quanto ha segnato il passato e di come il presente lo rilegge, per tutelare il futuro della cura.

A parlare della struttura di contenimento, negli anni Trenta e Quaranta del Novecento, è la mostra di Pietro Augusto Cassina, artista cui è dedicata l’immagine della Collegno Fòl Fest. La sua vena artistica è strettamente legata alla sua esperienza umana di ex internato alla Certosa. Pietro, sé dipinge nella furia della vita, curata da Lillo Baglio e Fabrizio Prina, è allestita nella Sala delle Arti, ingresso da via Torino 9, con inaugurazione domenica 12 maggio alle 18. Aperta da lunedì 13 a venerdì 26 maggio, dalle 15,30 alle 19,30.

Altro appuntamento di riferimento è la proiezione di Sogno Matto, di Antonio D’Aquila, in calendario lunedì 13 maggio, alle 20,30, al Cinecircolo L’incontro – Suburbana, via Arturo Bendini 11. Il documentario è incentrato su lotte e innovazioni introdotte oltre le mura del manicomio, da Enrico Pascal insieme alla moglie Germana Massucco, assistente sociale e compagna di vita e di lotte sociali. A Pascal, psichiatra innovatore e protagonista di una stagione rivoluzionaria per la Storia della Psichiatria, è dedicata questa terza edizione della Collegno Fòl Fest. Tornano i fantasmi della fragilità offesa in manicomio e gli echi del complicato percorso verso il riconoscimento del paziente come persona, nella serata dedicata a Portami su quello che canta. Storia di un libro guerriero, film di Marino Bronzino e Claudio Zuchellini. Un libro, quello firmato da Alberto Papuzzi e oggetto del film, diventato nel tempo un documento di riferimento, per ripercorrere la “storia nera” del manicomio di Collegno e il processo a Giorgio Coda, psichiatra messo sotto accusa per i maltrattamenti ai pazienti. La proiezione è martedì 14 maggio, alle 21, alla Lavanderia a Vapore, corso Pastrengo 51.

Resta uno dei fatti più discussi, legato alla città, Il caso dello smemorato di Collegno, di cui si torna a parlare giovedì 16 maggio, alle 14,30, nell’Aula T-Pall Unito, padiglione 4, piazza Cavalieri della S.S. Annunziata. La vicenda giudiziaria Mario Bruneri / Giulio Canella, che suscitò grande eco e attenzione mediatica tra il 1927 e il 1931, è raccontata attraverso punti di vista e con percezione contemporanea, alla luce di nuove scoperte, colpi di scena e particolari inediti. La tavola rotonda è moderata da Catia Gribaudo, psicologa psicoterapeuta, con interventi di Lillo Baglio, responsabile del Centro di Documentazione sulla Psichiatria Asl To3; Roberto Dosio, vice commissario del Comando di polizia locale di Collegno; Roberto Capocelli, medico chirurgo.

Il cammino alla scoperta della realtà manicomiale è tracciato, nella sua drammaticità, dal Percorso autoguidato sui luoghi dell’ex manicomio di Collegno. Il progetto del Ciso Piemonte prevede l’installazione di pannelli descrittivi, nell’area della Certosa, con indicazioni sul luogo, citazioni e due QR Code che rimandano, uno a video, documentari, interviste, film, l’altro a canzoni che evocano la follia. L’ultima tappa sono i resti del grande muro di cinta, simbolo del crollo dell’istituzione. Il progetto è presentato in conferenza sabato 18 maggio, alla 18, nel Padiglione 14, corso Pastrengo 51 angolo viale Nelson Mandela.

Il crollo di “quella” barriera tra dentro e fuori è rievocato nella mostra Abbattere i muri, di Renzo Miglio e Michele D’Ottavio, testimonianza di due momenti che hanno segnato la Storia: l'abbattimento del Muro di Berlino nel 1989 e la demolizione del muro dell'ospedale psichiatrico di Collegno nel 1977. Le fotografie di Michele catturano l'atmosfera di gioia e speranza a Berlino, in un momento emblematico del processo di costruzione di un'Europa unita, mentre le immagini di Renzo testimoniano l’atto iconico della chiusura dei manicomi, rievocano il coraggio e la determinazione di coloro che abbatterono un simbolo di segregazione e oppressione all'interno del sistema psichiatrico. La mostra è allestita nell’Ex Hammam di Villa 5, accesso da via Torino 9, visitabile da lunedì 13 a venerdì 17 maggio, dalle 17 alle 20, domenica 12, sabato 18 e domenica 19 maggio, dalle 16 alle 20.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.

Per info e programma completo: https://www.collegnofolfest.it/wp-content/uploads/2024/05/FF_Programma2024.pdf

redazione

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