Politica - 20 maggio 2025, 15:25

L'allarme di Monica Canalis (Pd): "Sostenere Rsa e assistenza domiciliare, altrimenti il sistema sanitario crollerà"

La consigliera regionale dem incalza la Giunta Cirio: "Basta gettare fumo negli occhi senza mettere in campo le riforme profonde e strutturali di cui il Piemonte avrebbe bisogno"

Immagine di repertorio

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"Se la Giunta Cirio non aumenta velocemente la quota di Fondo Sanitario destinata alle convenzioni nelle strutture residenziali e semi residenziali, e all’assistenza domiciliare, e non esce dalla logica estemporanea e non risolutiva dei bonus, le famiglie continueranno a vivere in uno stato di abbandono e di oblio e il sistema socio sanitario crollerà": è l'allarme lanciato dalla consigliera regionale del Pd Monica Canalis.

"20.5.2025 – Il 27 maggio 2024 la Giunta Cirio licenziava la DGR 38-8654/2024/XI, approvando un aumento della quota sanitaria sui posti letto delle strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie piemontesi convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale. Realtà importantissime, che ospitano decine di migliaia di persone, anziani non autosufficienti o con malattie neurodegenerative, persone con disabilità, persone con problemi di salute mentale, minori, persone con dipendenze. La DGR 38 del 27.5.2024 ha sancito l’aumento per il 2024 del 3,5% della sola quota sanitaria per i posti accreditati e convenzionati con il SSR delle strutture residenziali.

Un’apparente boccata d’ossigeno per i gestori delle strutture residenziali, messi a dura prova dalla fragilità del sistema sanitario e socio-sanitario piemontese, che affronta la difficoltà a reperire il personale e a garantire un’equa remunerazione. Gli oneri derivanti dalla Dgr hanno comportato un incremento di spesa di 19 milioni di euro per i soli servizi ospitati all’interno dei nuclei RSA, trovando copertura nel trasferimento dal Fondo Sanitario regionale indistinto alle ASL. 

Invece di dar seguito per intero alla succitata DgR, che prevedeva la costituzione di tavoli di lavoro per cercare di raggiungere il 10% di aumento complessivo della quota sanitaria, ieri la Giunta Cirio ha preso tempo con alcune sigle datoriali (non tutte hanno partecipato), promettendo l’ennesimo bonus. Ma i bonus, finanziati da fondi europei di natura sociale, sono misure temporanee, non universali e non esigibili, a differenza dei fondi del Servizio Sanitario Nazionale! Non sono i 18 milioni del FSE promessi da Cirio che daranno una soluzione strutturale e stabile alla crisi del sistema socio sanitario e socio educativo piemontese!

Neppure la promessa di un nuovo Osservatorio per la semplificazione delle Dgr e per cercare ulteriori risorse costituisce la soluzione! Sono anni che chiediamo a Cirio e ai suoi assessori di rivedere le vetuste Dgr 45/2012 e Dgr 85/2013 che prevedono standards ormai superati e non adatti alle nuove fragilità, in primis la non autosufficienza, ma non riceviamo risposta. La giornata di ieri, in perfetto Cirio style, è la conferma che anche in questa legislatura Cirio commissaria i propri assessori quando le cose si fanno difficili e getta fumo negli occhi senza mettere in campo le riforme profonde e strutturali di cui il Piemonte avrebbe bisogno. 

Basta con i bonus sociali una tantum. La sanità si faccia carico con responsabilità delle strutture residenziali e semi residenziali", conclude Canalis.

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