(Adnkronos) - Una forte ondata di maltempo ha investito nella notte il comune di Borca di Cadore, nel bellunese. A causa delle fortissime precipitazioni na frana ha interessato la frazione di Cancia lasciando isolate alcune case.
Chiusa la statale 51 di Alemagna, unico collegamento stradale della valle del Boite che conduce a Cortina d'Ampezzo, invaso per oltre un chilometro dalla colata di fango e detriti che ieri sera verso le 23.30 è scesa a valle bloccando la strada. Nella stessa località nel 2009 un identico fenomeno provocò due morti. Si stima che in zona siano caduti almeno 50mm di pioggia nell’arco di mezz’ora e la colata è scesa a valle con estrema velocità, tanto da non essere interamente trattenuta dai vasconi di contenimento realizzati dopo la tragedia. Non si registrano feriti ma solo danni ad alcune case della frazione rimaste isolate, di cui i vigili del fuoco stanno liberando le vie di accesso.
Forti piogge e locali grandinate sono previste anche oggi pomeriggio. L'allerta è gialla per temporali su tutta la regione, avverte su Facebook il governatore Luca Zaia.
“Ho appena firmato lo stato di emergenza per la frana di stanotte a Cancia di Borca di Cadore. La situazione in quella zona la conosciamo bene e sappiamo che quel fronte si muove di più quando ci sono fenomeni meteo importanti, nonostante tutti gli interventi che abbiamo fatto e facciamo", ha poi annunciato il governatore.
Sabato, sempre sulle Dolomiti Bellunesi, si è staccato un vasto fronte franoso da Cima Marcora sul Gruppo Sorapis. Secondo la prima valutazione tecnica fatta dal geologo Nicolò Doglioni incaricato dalla Provincia di Belluno e comunicata dall’ente, due distacchi avvenuti su due canaloni adiacenti hanno provocato la vasta frana. Il geologo ha sorvolato il fronte della frana con l’elicottero dei vigili del fuoco. Il distacco si è verificato nella stessa area di quello di due anni fa ma più a monte. Nell’area continua a sollevarsi della polvere e ieri è stato aperto anche il Centro operativo comunale della protezione civile di San Vito di Cadore, dopo che lo aveva già fatto Cortina. Ulteriori valutazioni verranno fatte da terra, non appena la frana si sarà definitivamente assestata.