Eventi - 08 settembre 2025, 15:04

L’Hostaria del Viale di Albenga chiude il ciclo delle “Cene in Nero” del 2025

Un epilogo che diventa manifesto: gastronomia, cultura, istituzioni e vini autoctoni in un’unica, memorabile serata che celebra il matrimonio tra tartufo nero estivo del Monferrato, pomodoro cuore di bue e salsiccia di Bra

L’Hostaria del Viale di Albenga chiude il ciclo delle “Cene in Nero” del 2025

Un percorso iniziato a giugno con un’idea chiara: portare il tartufo nero estivo del Monferrato fuori dai confini piemontesi, per renderlo ambasciatore di un dialogo più ampio che coinvolgesse territori, istituzioni, chef e produttori.

Una visione promossa dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero con la collaborazione operativa della giornalista, divulgatrice e progettista Renata Cantamessa (Fata Zucchina), e sostenuta con convinzione dall’Assessorato alla Biodiversità e tartuficoltura della Regione Piemonte, che in questi mesi ha dato vita a un itinerario di eventi incisivo e coinvolgente, per forma e per risultato.

Così è stato anche per l’ultima tappa del ciclo “Le Cene in Nero”, ospitata nell’elegante cornice dell’Hostaria del Viale di Albenga, un autentico salotto gourmet, come epilogo della stagione 2025. A rendere la serata di Albenga davvero memorabile è stata la sua dimensione istituzionale, partendo dalla partecipazione dell’assessore regionale del Piemonte alla tartuficoltura, Marco Gallo.

Il tartufo, finora percepito soprattutto come eccellenza invernale con il celebre bianco d’Alba, ha conquistato grazie a questa nuova campagna promozionale itinerante, un nuovo posizionamento: quello di prodotto estivo, versatile, adatto a interpretazioni contemporanee e capace di attrarre un pubblico diverso, curioso e internazionale.

Al tavolo anche diverse istituzioni locali: Riccardo Tomatis, primo cittadino di Albenga, affiancato dall’assessore alle manifestazioni e turismo Camilla Vio; Alberto Gatto, sindaco di Alba, portavoce della capitale del tartufo e delle Langhe; Gianbenedetto Calcagno, assessore alle manifestazioni di Ceriale, a testimonianza della capacità di coinvolgere numerosi centri rivieraschi in un progetto di rete più ampio; Bruno Bertero, direttore generale dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e chief senjor del progetto; Luigi Barbero, direttore-fondatore del Consorzio della Salsiccia di Bra, futura “gemella” del tartufo nero estivo del Monferrato.

Lo chef Federico Scardina, titolare del locale e straordinario interprete della cucina di territorio, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione partendo dalla materia prima arricchita di tecnica e di sensibilità, trasformando ingredienti in un affascinante menù in cinque atti.

1.     Crudité di pescato locale, cuore di bue e tartufo nero

Il mare e l’orto si sono dati la mano: il pescato del giorno, servito crudo per esaltarne la purezza, ha trovato la sua dolce contrapposizione nella polpa soda e zuccherina del cuore di bue. A unire i due mondi, la nota boschiva e intensa del tartufo nero.

2.     Pan brioche con salsiccia di Bra e tartufo nero

Piccolo nelle dimensioni, ma dirompente nell’impatto. Il pan brioche, leggermente incroccantito, ha fatto da scrigno alla salsiccia di Bra, cruda e speziata, che con la sua vivacità gustativa ha incontrato il tartufo in un dialogo inaspettato.

3.     Tagliolini ai 30 tuorli con cuore di bue e salsiccia di Bra al tartufo nero

Il culmine della serata: la pasta, già virtuosa di suo, ha condiviso la scena con un ragù di salsiccia che aggiungeva forza e speziatura, mentre il tartufo avvolgeva ogni elemento con una persistenza terrosa.

4.     Brandacujun con salsa al tartufo nero

Piatto povero e identitario, reso incredibilmente elegante da una salsa al tartufo che ne ha nobilitato il profilo. 

5.     Panna cotta con marmellata di albicocche e tartufo nero

Un dolce che era anche un gioco visivo: presentato come un uovo al tegamino, ha stupito per l’equilibrio e l’alchimia organolettica inaspettati.

A rendere ancora più straordinaria l’esperienza sensoriale, che ha trovato un consenso unanime, un percorso enologico studiato nel dettaglio con i vini autoctoni premiati delle Cantine SanSteva di Santo Stefano al Mare.

  • Moscatello di Taggia, che ha aperto la cena con la sua freschezza aromatica, sposando perfettamente il crudo di mare al cuore di bue e al tartufo nero grazie a un abbinamento luminoso e raffinato.
  • Vermentino, che ha accompagnato i piatti centrali con equilibrio impeccabile, regalando ritmo e slancio al cuore della cena.
  • Vermentino Superiore, che ha chiuso il percorso con autorevolezza giocando biodiversamente con la cremosità del brandacujun e con quella della panna cotta al tartufo nero.

Il dress code total black, cifra estetica delle “Cene in Nero”, ha “vestito” ogni serata con un tocco di rappresentazione teatrale collettiva, unendo eleganza e identità e protagonismo emozionale dei singoli avventori.

Albenga ha chiuso così un ciclo intenso di eventi che ha fatto parlare di sé per tutta l’estate. Dal Concerto Alimentare di Sanremo, dove la musica si è fusa con il gusto, fino al sorprendente abbinamento ostriche–salsiccia di Bra–tartufo dell’Oyster Fest, passando per le contaminazioni culturali di Alassio Aperilibro e ai numerosi appuntamenti sul Palco Gourmet di Ceriale, aggiungendo ogni volta un tassello esclusivo a una campagna variegata e molto partecipata.

C.S.

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