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Economia e lavoro | 21 dicembre 2021, 07:17

La spesa di Natale ha dribblato il corteo no vax: si punta a tornare ai consumi pre Covid. Ma l'11% non farà regali

Sia Confesercenti che Ascom raccolgono indicazioni positive dai negozi di Torino e provincia. Si stima una spesa per famiglia che arriva a 250 euro

via Roma con addobbi natalizi

Ha dato buoni risultati lo shopping natalizio nell'ultimo fine settimana a Torino

Una spesa media per famiglia che può spingersi a 250 euro di budget, con un ultimo fine settimana che ha permesso di fare buoni affari e che non ha patito la presenza della manifestazione nazionale no vax e no green pass. Sotto l'albero, insomma, i commercianti torinesi sperano di poter trovare un regalo atteso da molto tempo: il ritorno ai tempi pre-Covid. Lo dicono sia i dati raccolti da Ascom Torino e provincia, sia quelli di Confesercenti

Cibo e regali hi-tech, ma si torna anche al ristorante

E anche se qualche timore resta nell'aria per le possibili restrizioni anti Covid o per l'aumento dei prezzi a causa dell'inflazione e dei costi delle materie prime, le sensazioni degli addetti ai lavori restano comunque positive. Secondo Ascom, la maggior parte delle spese sarà indirizzata all'acquisto di cibo (compresi i regali enogastronomici) con un aumento del 25%, ma anche elettrodomestici, computer, cellullari libri e tv di ultima generazione sono pronti a confermarsi il regalo di Natale per eccellenza (+20%). 
Con minori restrizioni, inoltre, si ritorna anche al ristorante per i cenoni di Natale, ma qui la strada da percorrere per tornare al pre-Covid è ancora lunga: per ora si stima un calo del 15%. Stazionaria infine la spesa per il settore moda che patisce di più le difficoltà le preoccupazioni economiche delle famiglie torinesi. Tra gli acquisti più gettonati: maglie, accessori e calzature. 

Tra paure da Black friday ed effetto-Atp

Qualche timore riguarda gli acquisti già effettuati, magari sfruttando le offerte del Black Friday. Ma non mancano anche curiosità come la ripresa degli articoli sportivi: quelli della neve, secondo la stagione, ma si segnala anche una riscoperta delle attrezzature da tennis e padel, sulla scia delle Atp Finals. Si conferma il trend positivo delle “Regalo esperienza” (un weekend da sogno, cene romantiche, relax in una spa) e dei buoni regali. In ripresa anche il turismo invernale (+10%), soprattutto nazionale e per brevi periodi (solo per una giornata o un weekend). 

C'è voglia di resistere e di lasciarsi alle spalle il secondo anno di emergenza sanitaria – dice la presidente Maria Luisa Coppa ma il sentiment è sicuramente più positivo rispetto allo scorso anno. Mi auguro che la spinta finale agli acquisti negli ultimi giorni possa portare ad un miglioramento generale delle spese natalizie. Negli ultimi 12 mesi si è passati da un contesto di deflazione a un consistente aumento dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione. Il suo protrarsi finirà per incidere sulle scelte di consumo. Il prolungamento dello stato di emergenza crea preoccupazioni nelle imprese e nelle famiglie. La ripresa ha invece bisogno di stabilità". 

Lo sprint dell'ultimo fine settimana

Nonostante i timori per la presenza della manifestazione nazionale contro il green pass, però, l'ultimo weekend ha registrato comunque risultati positivi. La conferma in questo caso arriva da Confesercenti, i cui associati sono "complessivamente soddisfatti sia dell’affluenza della clientela, sia del livello di spesa; per una parte di loro, i consumi eguagliano quelli del 2019: un altro segno di progressivo ritorno alla normalità dopo i numeri negativi delle festività del 2020, condizionate dalle restrizioni Covid. Se, come tutto lascia prevedere, anche i giorni che ci separano dal Natale avranno lo stesso andamento – dicono gli esercenti – il bilancio sarà positivo, con una spesa che viene indicata fra i 220 e i 250 euro. Per fortuna, la manifestazione No vax  di sabato non ha sostanzialmente influito sulla voglia dei torinesi di riprendere i propri spazi in città e le proprie abitudini d’acquisto".

Anche secondo Confesercenti le tavolate più numerose e una maggiore convivialità farà bene ai consumi e alle spese per le cene. Mentre per quanto riguarda la scelta dei regali, sono privilegiati il vestiario, il cibo e la lettura. Particolarmente significativo il buon andamento dell’abbigliamento, che premia uno dei comparti che in questi anni è stato più in difficoltà, anche prima della pandemia.  

Sei doni a testa da fare ad amici e parenti, ma l'11% non fa regali

Secondo le stime, i piemontesi faranno sei doni a testa. Ma c’è anche un 11% di persone che non farà doni.Dopo lo stop imposto da Covid e restrizioni nel 2020, poi, quest’anno i piemontesi tornano nelle attività commerciali ‘fisiche’. Sebbene l’online sia ancora il canale d’acquisto più gettonato – lo sceglie il 58%, in lieve calo dal 59% del 2020 – esplode la voglia di tornare a servirsi in un negozio di vicinato, intenzione manifestata dal 57% contro il 40% dello scorso anno.  

Stiamo imparando a gestire l’emergenza – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – e i consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale: merito dell’assenza di restrizioni, a sua volta dovuta all’introduzione del green pass, che garantisce sicurezza nello shopping. Ora è fondamentale non dissipare il tesoretto di fiducia accumulato per le feste, evitando nuove limitazioni e accelerando i richiami vaccinali”.

Massimiliano Sciullo

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