Quando tutte le strade "normali" per risolvere i problemi sono state provate, battute ed esplorate, la tentazione di affidarsi a un "supereroe" è forte. E i Comuni montani - torinesi, piemontesi, ma non solo - hanno deciso di rivolgersi a Elon Musk, che forse non avrà i superpoteri, ma è unanimemente riconosciuto come l'uomo più ricco del mondo. A capo di colossi come SpaceX e Tesla, ma di recente coinvolto anche in trattative (poi sfumate) per prendere Twitter o in scenari che lo vorrebbero interessato al Manchester United.
Una lettera aperta
Uomo eclettico, insomma, oltre che ricco di risorse. Ma quel che i piccoli Comuni e i territori montani chiedono non è beneficenza: piuttosto l'applicazione di alcune delle tecnologie che SpaceX porta avanti, ovvero l'uso dei satelliti. Uno strumento prezioso per portare il segnale anche nei luoghi più remoti. "Caro signor Musk - dice Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte e presidente nazionale -, Uncem si occupa da molti anni di divario digitale tra aree urbane avanzate, grandi città, e piccoli paesi, aree montane dell'Italia. La mancanza di una buona connessione si unisce a mancanza di competenze digitali, oltre che alla assenza, in molte aree dell'Italia, di un buon segnale per la telefonia mobile. È un problema analogo a quello di altri Paesi dell'Europa, diverso ma simile a quelli di altre parti del mondo".
Lotta alle disuguaglianze
A far scoccare la scintilla per Uncem, in particolare, è stata la recente dichiarazione da parte di Musk di voler dare una connessione ad internet totale, in ogni angolo del mondo, senza più zone oscure, con la copertura veloce anche nelle zone remote del pianeta. "Non siamo a chiederle progetti o prodotti. Lei sa benissimo quali siano le differenze e le disuguaglianze nel mondo tra chi ha moltissimo e chi vive con uno o due dollari al giorno. Il diritto alla connettività per tutti si unisce ad altri importanti e fondamentali diritti, in particolare al cibo e all'acqua". E ancora: "Internet è il primo passo. Internet per tutti, connessioni per tutti, infrastrutture per tutti. Accesso alle risorse naturali senza usurparle e danneggiarle, valorizzandole quale bene collettivo a beneficio di tutti". E conclude: "Guardiamo a quanto lei costruisce, alle sue idee, con attenzione e anche con la voglia di sperimentare alcune innovazioni, alcuni progetti delle sue aziende nei nostri territori delle Alpi e degli Appennini, nel Paese più bello del mondo che lei ben conosce. La accoglieremo volentieri in un paese delle Alpi e degli Appennini, per provare quei satelliti che danno internet a tutti, lavorando ad esempio con operatori italiani delle telecomunicazioni".