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Politica | 06 gennaio 2021, 17:00

Cirio al "vaccine day" dei medici di base: "Piemonte tra le prime regioni d’Italia per numero di dosi somministrate" [FOTO e VIDEO]

E sul rinvio delle lezioni in presenza alle superiori: "Scelta di precauzione. Giorni in più ci permetteranno di consolidare i buoni numeri che il Piemonte ha in questo momento nella battaglia contro il Covid"

Alberto Cirio con una donna che riceve il vaccino anti Covid

Alberto Cirio al vaccine-day a Verduno (foto Barbara Guazzone)

Dopo quello che lo scorso 27 dicembre ha dato il via alla campagna nazionale nella sua prima fase riservata a operatori ospedalieri e residenze per anziani, nella giornata di oggi, mercoledì 6 gennaio, il Piemonte ha tenuto il "Vaccine Day" volutamente dedicato a medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, due categorie in prima linea sul fronte della lotta al Covid-19.

Il presidente della Giunta regionale Alberto Cirio vi ha preso parte intervenendo alla cerimonia tenutasi in tarda mattinata nell’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, la nuova struttura che dal 20 luglio scorso ha preso il posto dei vecchi ospedali di Alba e Bra.

Il vaccino è uno strumento sicuro ed è la vera arma che ci permetterà di vincere il Covid”, ha ribadito il governatore, ricordando come il Piemonte sia una tra le prime regioni italiane per numero di dosi somministrate, oltre 22mila, pari al 54,3% delle 40.885 che saranno complessivamente messe a disposizione della nostra regione con la prima fornitura in fase di consegna da parte di Pfizer.

Oltre a medici di famiglia e pediatri, l’iniziativa sarà presto allargata ai farmacisti, ai dentisti e a tutte quelle figure professionali sanitarie non convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale, ma che svolgono ruoli determinanti per la tutela della salute pubblica.

A questo proposito la Regione, in questi giorni, sta prendendo contatto con i rappresentanti delle varie associazioni di categoria.

 

 

A margine della vaccinazione, abbiamo chiesto al governatore un commento circa la decisione di posticipare alla data del prossimo 18 gennaio il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori piemontesi. 

"Sulla scuola abbiamo sempre avuto un atteggiamento prudente – ha esordito il governatore –. Siamo arrivati alle vacanze di Natale con le seconde medie, terze medie e le superiori in didattica a distanza.

Domani si riparte con la didattica in presenza per tutte le elementari e per tutte le scuole medie, e questo è già un passo in avanti rispetto a prima. Per quanto riguarda le superiori abbiamo preferito mantenere la Dad al 100% almeno fino al 18 gennaio.

Questi giorni in più ci permettono di consolidare il vantaggio che il Piemonte in questo momento ha nei confronti del Covid-19".

"Abbiamo un indice Rt stabilmente sotto l'uno – ha proseguito il presidente –, abbiamo i ricoveri in terapia intensiva che diminuiscono, ma abbiamo ancora il virus che circola, ce lo dicono i numeri. E abbiamo ancora tanti ricoverati. Allora dobbiamo tenere il livello della tensione altissimo e questa settimana in più può essere davvero utile.

Anche perché il Governo ha cambiato il meccanismo di classificazione in colori delle regioni. Oggi ci sono alcuni parametri nuovi e nei prossimi giorni avremo una nuova collocazione del Piemonte da parte del Ministero.

Sarebbe stato assurdo riaprire le scuole tre giorni in presenza per poi rimandare in didattica a distanza i ragazzi. Bisogna essere portatori di buon senso, sapendo che stiamo chiedendo un sacrificio ai nostri giovani, ma sapendo anche che la tutela della vita è un bene che viene prima". 

Andrea Olimpi

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