E' stato presentato dal governatore Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi il cronoprogramma del piano vaccinale nella nostra regione. A seguito dell’incontro di ieri con il commissario straordinario Domenico Arcuri, la Regione ha spiegato come procederà con le inoculazioni, su quali fasce di priorità si concentreranno le prossime fasi e con quali modalità.
Il piano, è stato chiarito, si divide in quattro fasi.
La prima fase a livello piemontese è cominciata con il vaccine day del 27 dicembre destinata a sanitari e personali delle Rsa. Questa si concluderà il 21 febbraio con la seconda inoculazione garantita a tutti.
Il vaccino è stato esteso, sempre nella prima fase, alle professioni sanitarie e operanti in ambito sanitario e verrà completata il 15 marzo. Nella “fase 1” rientreranno anche gli Over 80 fuori dalle Rsa con partenza, come comunicato nei giorni scorsi, al 21 febbraio.
Nella fase 2 rientreranno invece gli over 60, i soggetti fragili, i soggetti a rischio e il personale scolastico ad alta priorità. A queste due fasi sarà dedicato, come indicato dall’Aifa, Pfizer e Moderna come vaccino di riferimento.
La fase 3 sarà invece destinata a personale scolastico, forze dell’ordine e luoghi di comunità e alle persone con pluripatologie moderate. Qui si comincerà già nei prossimi giorni, in quanto si opererà con vaccino Astra Zeneca, non inoculabile a soggetti over 55.
Le prime dosi (20mila) arriveranno tra l’8 e il 10 febbraio. Dal 15 febbraio si inizieranno a raccogliere le adesioni del personale scolastico. Questo non sarà necessario per le “caserme” dove è presente un medico dedicato che potrà gestire più agilmente queste operazioni.
Nell’ultima fase, la “quattro”, verrà gestita la vaccinazione per tutto il resto della popolazione.
Sulle modalità il presidente Cirio e l’assessore Icardi hanno chiarito come fondamentale sarà l’apporto dei i medici di base. Saranno proprio loro a stipulare una lista prioritaria di chi vaccinare in ordine di tempo, calcolata sull’età e sulle patologie.
L’elenco sarà inserito sulla piattaforma delle aziende sanitarie territoriali che invieranno una comunicazione (attraverso mail, sms o lettera) dove sarà indicata con precisione la data, l’ora e il luogo di vaccinazione. Per evitare assembramenti e per una migliore gestione di conservazione del vaccino le inoculazioni avverranno in 60 centri vaccinali individuati su tutta la Regione.
“Non siamo in grado di garantire i tempi – sostiene Alberto Cirio – tutto dipende dalle dosi che arriveranno. Al momento possiamo dire chesiamo in grado di garantire 10mila dosi al giorno. Abbiamo 3.200 medici di base. Se arrivano i vaccini siamo in linea con i tempi”.
“Con i medici di base siamo stati la prima regione in Italia a stipulare un accordo – ha spiegato Icardi – 6 euro e 16 ad ogni inoculazione. Se ci sarà poi un accordo a livello centrale ci adeguiamo per il momento procediamo con quanto fatto”.
In media sono 125 gli over 80 seguiti da ogni medico di famiglia in Piemonte. In tutto sono circa 374 mila: oltre 15 mila sono stati già vaccinati all’interno delle Rsa e 358 mila attendono la vaccinazione. I medici di famiglia accompagneranno i propri pazienti over 80 nel percorso della vaccinazione: su convocazione dell’Asl, ogni paziente si recherà presso i centri vaccinali dove saranno presenti i medici di medicina generale per la somministrazione del vaccino.