Un'impresa del comparto elettromeccanico non esclusivamente legata all’automotive. Ecco la speranza che si apre - come uno spiraglio - sul futuro dei lavoratori della Lear, azienda di Grugliasco dell'indotto Stellantis che sta vivendo un anno di cassa integrazione, ma che vedeva scenari sempre più foschi all'orizzonte.
Dall'incontro che si è tenuto oggi a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è infatti emerso un interessamento concreto per la reindustrializzazione del sito di Grugliasco, alle porte di Torino. Una realtà che rilevi lo stabilimento, infatti, potrebbe essere l'unica prospettiva concreta in grado di gettare le basi per un futuro meno traumatico per i lavoratori e per il territorio.
Lo stop di Mirafiori pesa anche su Lear
Intanto, in attesa di maggiori certezze (non è detto che l'interessamento vada in porto, ma in fondo si tratta solo del primo passo in questo senso), non mancano preoccupazioni legate proprio allo stallo che sta vivendo Mirafiori. Il quadro produttivo, dicono i sindacati di Fim, Fiom e Uilm, è "sempre più grave visto la nota situazione di Mirafiori, con previsione di produzione in calo di circa il 40% da 7000 a circa 4000 vetture".
Qualcuno intanto trova lavoro altrove
Ci sono però anche alcune novità per chi, nel frattempo, sta cercando un nuovo lavoro. "Su 398 dipendenti, 3 hanno trovato già impiego altrove attraverso
l’outplacement, mentre altri 53 sono impegnati nella fase di selezione".
"Data la drammaticità della situazione - proseguono i sindacati -, chiediamo che la Direzione aziendale continui nella ricerca di potenziali investitori nonché nella ricollocazione interna al gruppo a partire dalle unità di staff e di ricerca presenti proprio a Torino, oltre a tutti gli strumenti utili per poter attenuare il potenziale impatto sociale".
Il prossimo incontro per ragionare della situazione Lear è fissato per il 17 giugno, al fine di verificare l’andamento della occupazione, delle ricollocazioni e dei piani di reindustrializzazione.