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Attualità | 20 dicembre 2022, 06:00

Natale 2022: l'inflazione e i dubbi portano il carbone sotto l'albero. Spesa in calo, tra i 200 e i 300 euro

Coppa (Ascom): "Nonostante le preoccupazioni c'è richiesta per i cibi, ma anche giocattoli e libri. Meglio se acquistati sotto casa". Banchieri (Confesercenti): "Potrebbe essere un Natale peggiore del 2021"

cenone tavola imbandita

I torinesi sono pronti a spendere fino a 300 euro tra regali e cenone

Si starà stretti, sotto l'albero, tra i regali e le incertezze per il futuro. Incertezze a cominciare dal budget che i torinesi potranno permettersi, tra cenoni e pensieri per le persone care. Puntuali, infatti, in prossimità delle Feste sono arrivati gli studi delle associazioni commercianti, ma la forbice rischia di essere piuttosto ampia.

Secondo Confesercenti Torino, infatti, la cifra dovrebbe aggirarsi sui 197 euro contro i 238 dello scorso anno: un calo di 39 euro (pari a quasi il 18%) rispetto al 2021, mentre secondo i dati di Ascom Torino e provincia il budget potrebbe spingersi fino a 300 euro a famiglia. Ma i negozianti soffrono, schiacciati tra il black friday e i saldi che partiranno a breve.

Cosa si compra

Secondo Ascom tre torinesi su quattro potranno permettersi di fare regali o spese per i cenoni: tra le tipologie più richieste si confermano i prodotti enogastronomici (70%), seguiti da giocattoli (49%), libri ed ebook (48%), abbigliamento (47%) e prodotti per la cura della persona (41%). Un certo aumento anche nei prodotti per animali (+8,4%), ma non mancano le scelte "digitali" come le carte regalo (77,8%) o gli abbonamenti streaming (76,4%). 

Per Confesercenti nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano i capi d’abbigliamento (44% delle indicazioni), seguiti da libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici e piccoli elettrodomestici (tutti al 21% di indicazioni). Solo il 7%, invece, regala un viaggio o una vacanza.

Dove si compra

Della tredicesima, comunque, secondo Ascom solo una piccola parte sarà destinata ai regali, mentre il grosso se ne andrà per spese per la casa, tasse e bollette; tra i canali di acquisto preferiti, Internet si conferma al primo posto (64,6%), anche se in calo per la prima volta dal 2009, mentre salgono le preferenze per i negozi di vicinato (dal 42,5% al 45%).

Secondo Confesercenti, l’online rimane il canale d’acquisto più frequentato (lo indica il 63% degli intervistati), mentre i negozi di quartiere o di vicinato sono scelti dal 22%. I negozi nei centri commerciali vengono scelti dal 46% e i negozi monomarca delle grandi catene retail dal 29%. Il 21% acquisterà online direttamente dal sito del produttore. Il 12%, invece, si rivolgerà a un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.

Coppa: "Preoccupazioni, ma anche voglia di serenità e affetti"

Pur in un contesto di preoccupazione per le famiglie e le imprese, il Natale ormai alle porte è l’occasione per vivere un momento di serenità e curare affetti e relazioni, con un regalo acquistato nel negozio sottocasa - dice Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia -. Comprare un regalo sotto casa, nei negozi di vicinato, con il servizio e l’accoglienza che rendono unica l’esperienza di acquisto, torna quest’anno ad essere preferito rispetto all’online. Fare un regalo è bello per chi lo riceve, ma è altrettanto bello per chi lo sceglie: vivere quest’esperienza dal vero, con la competenza di chi ti serve, fa respirare un Natale più vero. I nostri Imprenditori ci confermano i dati dell’indagine: l’enogastronomia è un punto di forza dell’offerta natalizia, insieme ai giocattoli per i più piccoli o ad un buon libro, consigliato dalle librerie indipendenti. Un’idea regalo vincente? Regalare un’esperienza! Per la cura di sé, per una cena, per un evento".

Banchieri: "Potrebbe essere un Natale peggiore del 2021"

Ci sono ancora alcuni giorni per gli acquisti – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – e speriamo in uno sprint finale che migliori il bilancio definitivo delle vendite. Ma se le previsioni dovessero essere confermate, sarà un Natale peggiore di quello del 2021: in quel momento c’era l’euforia della fine delle restrizioni dovute alla pandemia e le bollette ancora non pesavano così tanto. Ora, purtroppo, il clima è cambiato. Speriamo che almeno i molti turisti attesi per le feste contribuiscano agli acquisti. Ma i consumi sono al palo e questo mette in affanno non solo le famiglie, ma anche le imprese che speravano in una boccata d’ossigeno dopo mesi di difficoltà: la boccata d’ossigeno sta arrivando solo in parte”.

Turismo in controtendenza

Sull'altro piatto della bilancia, il turismo accelera per le Feste, anche grazie al ritorno dei viaggiatori stranieri. A una settimana dal Natale, le previsioni delle imprese ricettive sui flussi turistici sono positive: tra Natale, Capodanno ed Epifania è atteso un incremento dell’8,1% rispetto al 2021. La domanda italiana resta maggioritaria: complessivamente, le presenze di nostri concittadini avranno una crescita del 2,2% rispetto allo scorso anno. Ma l’incremento più alto è segnato dai visitatori stranieri: i flussi dall’estero sono stimati in crescita del 19,5% per queste feste. Ad aumentare soprattutto le presenze di tedeschi e francesi, ma anche svizzeri, britannici, olandesi e belgi.

Massimiliano Sciullo

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