Quarta tappa del tour Collaborate di Universal Robots, presso la sede di PST a Grugliasco, che vede impegnata l’azienda danese in un nuovo appuntamento dedicato a mostrare tecnologie e molte soluzioni applicative per efficientare i processi industriali.
L’agenda dell’evento – centrato sulle soluzioni sviluppate in ambito automotive e applicabili con successo nella general industry – è arricchito dalla presenza di Arturo Baroncelli, ex presidente dell’IFR - International Federation of Robotics, e vincitore del premio Engelberger (comunemente conosciuto come il premio Nobel della robotica) che illustrerà gli ultimi sviluppi applicativi dell’intelligenza artificiale nella programmazione e gestione dei sistemi di automazione.
La proposta di automazione allestita presso la sede PST comprende diverse celle integrate e complete per l’esecuzione di svariate attività produttive, dall’assemblaggio alla pallettizzazione, dalla saldatura alla sabbiatura. Le celle sono sviluppate dai partner UR: OnRobot, Sensopart, Tritecnica, Forza, TSM, Festo.
«Si tratta di celle complete, funzionali, pronte per entrare in produzione», spiega Gloria Sormani, Country Manager Italy di Universal Robots. «Quello che vogliamo mostrare chiaramente alle imprese è proprio il vantaggio di dotarsi di una soluzione integrata, dove ogni componente è precedentemente testato. Sono davvero la chiave di volta di un’automazione ready to use: in questo modo solleviamo le imprese dalle difficoltà di dotarsi di tutti i componenti di una cella automatizzata, abbattiamo le spese e garantiamo una soluzione pronta a entrare in produzione in tempi brevi».
La tappa torinese del tour è anche l’occasione per mostrare alle imprese partecipanti il nuovo cobot UR20, il più potente e performante della gamma UR con 20 kg di capacità di carico al polso, impiegato in un’applicazione robotica innovativa. Il gigante di casa porterà al polso un secondo cobot (modello UR3e, il più piccolo del portfolio dell’azienda danese) ed eseguirà un task di avvitatura all’interno della scocca di un’automobile. Si tratta di un’applicazione a 12 assi (6 per ogni cobot) che rende evidente la flessibilità e la versatilità dei cobot, capaci di operare in posizioni estremamente complesse e scarsamente ergonomiche per gli operatori.
I cobot, una risorsa per le imprese di goni dimensione
L’automazione collaborativa sta cambiando molti paradigmi produttivi delle imprese, superando limiti come prezzo, complessità, dimensioni, sicurezza solitamente associati alla robotica tradizionale. Si tratta di soluzioni semplici da integrare (hanno dimensioni compatte), da programmare (spesso è sufficiente spostare il braccio del cobot lungo una traiettoria definita per impostare un’attività) e capaci di garantire un rapido ritorno di investimento grazie all’incremento di produttività. Le funzioni di sicurezza, inoltre, ne rendono possibile l’installazione (previa analisi del rischio) senza recinzioni: vantaggio strategico per piccole aziende in costante carenza di spazio. «Molte imprese stanno apprezzando il valore e il vantaggio della robotica collaborativa proprio perché si tratta di una robotica semplice, efficace, ma al tempo stesso anche molto robusta e affidabile», prosegue Sormani. «Il nostro tour Collaborate è un’occasione per “toccare con mano” la tecnologia che proponiamo e mostrare alle imprese i suoi vantaggi. Partiamo dall’automotive, settore esigente e ad alti standard per eccellenza, proprio per dimostrare l’affidabilità dei cobot e la loro flessibilità, cioè la capacità di operare in settori diversi eseguendo i medesimi task, oppure task diversi all’interno del medesimo impianto produttivo».
Appuntamento il 28 settembre dalle ore 9:00, presso la sede di PST, via Cumiana 3, Grugliasco