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Economia e lavoro | 11 gennaio 2024, 13:47

Lear, da Roma un nulla di fatto. Sindacati: "Fare in fretta, senza aspettare". Regione: "Portare nuove produzioni a Grugliasco"

Vertice al Mimit per analizzare il futuro dei 400 lavoratori che, per tutto il 2024, possono contare sulla cassa integrazione. Ma che chiedono prospettive

tavolo Lear al Ministero Mimit

I lavoratori della Lear attendono chiarezza sul futuro dell'azienda di Grugliasco

Un anno di cassa integrazione, si sapeva, Ma dal vertice romano per fare luce - insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy - sul futuro di Lear, i sindacati tornano a casa con un bagaglio pieno di incertezze. E chiedono che si faccia in fretta, visto che in ballo ci sono oltre 300 posti di lavoro (gli esuberi dichiarati sono 310 su poco più di 400 addetti).

"Lear non deve aspettare i risultati del tavolo di settore automotive aperto presso lo stesso Mimit, ma piuttosto di iniziare un confronto basato su ciò che già esiste e che è già nelle nostre disponibilità - dicono Fim, Fiom e Uilm -. Purtroppo, la Direzione di Lear oggi ci ha prospettato un quadro estremamente vago ed ha rinviato ancora ad un ulteriore confronto fra qualche settimana".

Non attendere oltre

Tempo che servirebbe, appunto, per capire che direzione prenderà il futuro dell'auto in Italia. Proprio il mondo cui appartiene l'azienda che ha uno stabilimento di Grugliasco legato a doppio filo con le commesse Stellantis, Maserati in particolare. Ma i sindacati spingono: "Aspettare le risultanze del tavolo automotive è un approccio a nostro avviso sbagliato poiché il tavolo di settore affronta questioni di ordine generale e potrà migliorare le condizioni generali di competitività, ma per sua natura non riguarda crisi specifiche. La Direzione di Lear Torino ha già la responsabilità di aver perso importanti commesse e ora deve finalmente assumersi le sue responsabilità".

Spostare le produzioni e scongiurare i licenziamenti

"Abbiamo avanzato precise proposte - aggiungono le sigle metalmeccaniche -: passare al contratto di solidarietà per provare a sfruttare al massimo gli ammortizzatori sociali a disposizione, portare lavoro da altre realtà del gruppo che oggi sono più che sature e ricercare possibili diversificazioni produttive. Dobbiamo iniziare un percorso sufficientemente lungo e solido da traguardare la acquisizione di nuovi ordini, scongiurando il rischio di chiusura e di licenziamenti".

Chiorino: "Massima disponibilità per dare tutto il sostegno possibile"

Al tavolo era presente anche l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino: “Ribadisco la massima disponibilità della Regione Piemonte nell'attivare ogni misura possibile a sostegno della produzione e a supporto dei lavoratori della Lear. Siamo pronti ad accompagnare nuove progettualità, attivando misure già esistenti, ma anche a definendone di nuove laddove ritenute utili per garantire la continuità lavorativa”.  “Se Lear portasse nuovi progetti - aggiunge - ribadisco la capacità di Regione di attivare in tempi brevissimi una formazione che possa accompagnare i lavoratori nel processo di re skilling e up skilling. La nostra disponibilità e il nostro impegno sono totali”.

Presente a Roma anche Gianna Pentenero, assessore comunale al Lavoro. "Le istituzioni devono impegnarsi per sostenere l'azienda nella ricerca di soluzioni produttive che possano veramente garantire un futuro allo stabilimento torinese. Inoltre, è possibile e necessario incrementare le risorse destinate alle aree in crisi complessa per riorganizzare gli interventi di investimento e fornire nuovi strumenti di supporto per operai, operaie e famiglie".

Massimiliano Sciullo

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