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Economia e lavoro | 03 maggio 2024, 12:05

Il Giro parla torinese con Raspini: "Dopo il 2007, speriamo in una nuova partenza dal nostro stabilimento"

A poche ore dal via dell'edizione 2024 la Corsa Rosa abbraccia uno dei suoi partner ufficiali. "Condividiamo i valori e ciò che la Corsa rappresenta"

Il Giro parla torinese con Raspini

Il Giro parla torinese con Raspini

Torino e il Piemonte si tingono sempre più di rosa. Merito del Giro d'Italia 2024, che domani parte da Venaria e arriva all'ombra della Gran Madre per la sua tappa inaugurale. E al seguito della Carovana dei corridori ci sarà anche Raspini, uno dei partner ufficiali della competizione. Un legame storico, visto che nel 2007 la tappa con la cima Coppi arrivò a Briancon, ma partì proprio dallo stabilimento Raspini di Scalenghe. "E non è detto che non ricapiti in futuro, noi siamo sempre molto vicini al Giro e il ciclismo in particolare è molto radicato in Piemonte", dice il presidente onorario, Umberto Raspini

Il Giro lo conosce bene Vincenzo Nibali, due volte vincitore della corsa rosa. "È l'essenza del ciclismo. Nel 2016 a Cuneo indossai la maglia rosa per la prima volta e arrivai a Torino in Rosa, con una grande accoglienza. In sella alla bici ho potuto godere di grandi emozioni e scoprire bellezze incredibili".

"Abbiamo scelto Torino e il Piemonte anche cogliendo l'occasione del 4 maggio per rendere omaggio al Grande Torino, che come il Giro ha raccontato un pezzo importante d'Italia", dice Paolo Bellino, ad di Rcs sport. "Siamo riusciti a fare un bellissimo percorso, realizzando una tappa subito importante, per poi ampliare la scoperta a tante altre parti affascinanti del Piemonte. Per me, che sono torinese, è un grande onore".

"Scegliere il Giro d'Italia è stato facile. Siamo appassionati e condividiamo gli stessi valori - spiega Guido Zuffa, direttore generale di Raspini - Il Giro è trasversale, parla ai giovani e alle generazioni più adulte e tocca anche il nostro target di riferimento. Siamo felici e speriamo in un grande successo".

E al fianco di Raspini c'è FraDiavolo, rappresentato dal marketing director Salvatore Scarfò. "Vogliamo diventare la prima catena italiana di pizzerie al mondo e vogliamo farlo con Raspini. Non è facile, ma puntiamo a riuscire. E presto apriremo negli Usa, puntando ad arrivare a 500 locali in tutto il mondo".

Massimiliano Sciullo

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