Il boom del 2022 e le bollette pazze di luce e gas del recente passato ormai sono un ricordo. Dallo scorso 30 giugno è terminato il regime di Maggior Tutela per l’energia elettrica, con circa 3,7 milioni di clienti passati al servizio transitorio chiamato Servizio a Tutele Graduali. Per i clienti vulnerabili, invece, il servizio tutelato continua, con condizioni regolate da ARERA e un prezzo dell’energia che, come accadeva per la Maggior Tutela, sarà aggiornato trimestralmente dall’Autorità. Dagli ultimi dati della Relazione Arera 2024, il Mercato Libero conta invece 23,1 milioni di utenti.
Calo della spesa del 21% in Piemonte
Per quanto riguarda l’energia elettrica, l’analisi dell’Osservatorio Segugio.it sul primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, evidenzia un calo del - 5% del consumo medio a fronte di un calo della spesa annua del -21% (l’analisi considera le due migliori offerte luce disponibili sul comparatore di Segugio.it). I dati confermano il progressivo calo del prezzo all’ingrosso dell’energia, unito ad una maggiore attenzione ai consumi.
La stessa analisi su base regionale conferma un calo particolarmente elevato del consumo medio in Valle d’Aosta (-16%), dove si registra anche il calo maggiore della spesa annuale con -26%. Le altre regioni dove il consumo medio cala più della media nazionale sono: Molise (-9%), Lazio e Umbria (-8%) e Trentino (-7%).
I dati delle diverse province
Se si guarda nel dettaglio ai dati per l’energia elettrica del Piemonte si nota che il calo della spesa annua e del consumo medio è stato inferiore nella provincia di Vercelli con -19% per la spesa e -2% per il consumo. Le altre province sono in linea con la media nazionale
Inoltre, si conferma la tendenza a optare per una potenza impegnata di 3 kW che continua a essere la scelta principale dei consumatori, con una quota dell’81%. Cresce lievemente la diffusione delle forniture con potenza da 4 kW e 4,5 kW.
Prezzi del gas diminuiti in media del 7%
Per le forniture di gas naturale, il consumo annuo medio risulta in calo del -8%, sulla base delle rilevazioni del primo semestre confrontato con lo stesso periodo 2023. Inoltre, grazie al calo dei prezzi all’ingrosso, si registra una riduzione della spesa annua del -7%.
Su base regionale, calano più della media nazionale, le regioni di Trentino e Calabria (-12%), Friuli-Venezia-Giulia (-11%), Toscana, Abruzzo, Umbria e Puglia (-10%).
Le differenze tra Biella, Asti e Torino
Se si guarda nel dettaglio ai dati del gas del Piemonte si nota che il calo più elevato di spesa annua è stato di -19% nella provincia di Biella, ben oltre la media nazionale. Seguono Asti con -14% e Novara con -11%. Il calo più elevato di consumo medio annuo si registra sempre nella provincia di Biella con -20%, seguono Asti con un calo di -15% e Novara con -11%. Torino rimane in linea con la media nazionale.
In questo contesto di calo della materia prima ritornano le offerte a prezzo fisso, con costi competitivi che consentono di bloccare il costo dell’energia e del gas per almeno un anno e mettersi al riparo da eventuali oscillazioni del mercato.