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Economia e lavoro | 13 febbraio 2025, 15:55

Yazaki chiude a Grugliasco, ora c'è l'accordo con i lavoratori: 4 milioni di euro per i 48 addetti

Trovata la pre-intesa tra la multinazionale giapponese e i sindacati. La Regione interverrà con politiche attive per il ricollocamento

protesta dei lavoratori Yazaki

Raggiunto l'accordo per il licenziamento dei lavoratori Yazaki

Alla fine l'accordo è arrivato in poche settimane. Lo hanno siglato questa mattina la multinazionale giapponese Yazaki e i sindacati: c'è dunque il pre-accordo di non opposizione al licenziamento collettivo per lo stabilimento di Grugliasco.

Alla riunione del tavolo di crisi, convocato in Regione dal vicepresidente e assessore al Lavoro, Elena Chiorino, tutti e 48 i lavoratori hanno comunicato di aver accettato la proposta dell’azienda, che complessivamente vale circa 4 milioni di euro: comprende infatti un incentivo all'esodo, ma anche indennità sostitutiva del preavviso e servizi di outplacement. 

La Regione è pronta a garantire tutto il supporto possibile con le politiche attive: laddove anche solo un singolo lavoratore dovesse avere bisogno di noi, ci faremo trovare pronti fornendo ai lavoratori il supporto di cui hanno bisogno - ha garantito Chiorino -. I nostri servizi saranno mirati e tarati sulla singola persona perché possa ricollocarsi nel più breve tempo possibile”. 

L’accordo definitivo sarà formalizzato lunedì 17 febbraio. "Dopo la mobilitazione sindacale di Filcams Cgil e Fisascat Cisl delle scorse settimane a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Yazaki Italia - dicono i sindacati - che ha obbligato l’azienda a confrontarsi oltre che con le Organizzazioni Sindacali anche con la Regione Piemonte, si chiude la vertenza a salvaguardia dell’occupazione di questi lavoratori. In virtù dell’impegno delle Organizzazioni Sindacali nel confronto con la Regione Piemonte, il tema della crisi dell’Automotive e dell’indotto ad esso collegato, è uscito dai confini territoriali per approdare sul tavolo del Ministero del Lavoro aprendo alla possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali anche da parte delle aziende che dichiarano situazioni di crisi “irreversibili e strutturali”, consentendo così a tutti i lavoratori che vivono tale condizione nel nostro territorio, definito “di area di crisi complessa”, di poter salvaguardare l’occupazione nell’attesa che la situazione di crisi possa rientrare".

"Ai lavoratori di Yazaki Italia si sono così prospettate 2 possibilità, che senza la mobilitazione intrapresa non avrebbero mai avuto corso. Utilizzare un ammortizzatore sociale specifico ed ulteriore rispetto agli strumenti ordinari non utilizzabili in questo contesto oppure concludere, secondo il principio della “non opposizione al licenziamento” ovvero su base esclusivamente volontaria, il proprio percorso lavorativo, a fronte di un accordo sindacale di uscita che prevederà la corresponsione di una indennità economica i cui importi saranno figli di una serrata trattativa sindacale. L’azienda Yazaki Italia non potrà più sfuggire alle proprie responsabilità e sarà tenuta a rispettare la volontà manifestata dai lavoratori".

Massimiliano Sciullo

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