Assemblea "calda" all'Autorità Rifiuti Piemonte, che ha dato il via libera all'ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido. Dopo la bocciatura delle candidature di Ghemme (Novara) ed Asti, a inizio marzo è arrivata la decisione ufficiale per l'ingrandimento dell'inceneritore alle porte di Torino (argomento che ha tenuto banco anche a Torino). Alle attuali tre linee se ne aggiungerà una quarta, arrivando così in potenza a trattare 240/280 mila tonnellate di rifiuti in più all'anno.
Ma non tutti sono favorevoli. Se i consiglieri regionali di M5S, AVS, Stati Uniti d'Europa e Lega nelle scorse settimane avevano frenato sull'allargamento della struttura, questa mattina è arrivato il voto contrario del sindaco di Pinerolo Luca Salvai.
Il no di Salvai
"Ho detto no - chiarisce - a titolo personale, non ho il mandato del Consorzio di Acea Pinerolese". La motivazione della contrarietà all'ampliamento? "Stiamo di nuovo investendo - spiega -, sulla strada più redditizia e più facile del "bruciamo tutto": poi dall'altra blocchiamo i diesel, e centinaia di persone, per migliorare la qualità dell'aria".
"La capacità attuale di Trm - aggiunge -, non è satura: sarebbe poi più corretto investire su politiche di riciclaggio, per diminuire il conferimento al termovalorizzatore". Ma Salvai non è l'unico ad avere delle perplessità. Se infatti dagli altri presenti all'assemblea è arrivato il via libera con 27 voti favorevoli su 28, il Covar 14 - il consorzio che gestisce i rifiuti per Moncalieri, Nichelino e Vinovo - ha presentato un ordine del giorno che fissa dei paletti precisi per l'ampliamento del Trm.
Le richieste del Covar 14
Tra le richieste avanzate dai territori della cintura sud che venga riattivato il comitato di controllo dei Comuni per le verifiche sulla qualità dell'aria. Che venga poi fatto un piano di interventi sulla viabilità per conferire i rifiuti, così come uno studio sul trasporto dell'indifferenziato su ferrovia. L'odg chiede poi di prevedere delle compensazioni ambientali da concertare con i Comuni limitrofi al Trm, ad esempio di 1.80 euro per ogni tonnellata conferita, così come ridurre i costi di conferimento per il consorzio Covar 14.
"Per noi la soluzione - spiega la consigliera regionale di Avs, Valentina Cera - non è ampliare l’inceneritore, ma attuare politiche di riduzione dei rifiuti indifferenziati. Educazione al riciclo e meno immondizia, in parallelo a progetti reali di economia circolare e riuso". "Differenziare correttamente e diminuire i rifiuti è la soluzione. Come consigliera del territorio “sotto camino” spero che almeno le raccomandazioni del consorzio siano capi saldi irrinunciabile" conclude l'esponente di Alleanza Verdi Sinistra.