A soli 22 anni Francesca Barale è già una delle promesse più brillanti del ciclismo professionistico femminile italiano. Originaria di Domodossola, classe 2003, è attualmente impegnata negli allenamenti per prepararsi ai due grandi appuntamenti dell’estate: il Giro d’Italia e il Tour de France. Lo fa con grinta, passione e determinazione.
Figlia d’arte – suo padre Germano e suo nonno Florido sono stati entrambi ciclisti professionisti – Francesca è cresciuta nel mondo delle due ruote. “Sono nata in mezzo alle biciclette – racconta – e anche se loro avevano già smesso quando ero piccola, ho sempre respirato l’atmosfera del ciclismo grazie al negozio di bici di mio papà. Era il mio destino".I risultati non si sono fatti attendere. Da junior ha conquistato due titoli italiani: quello su strada nel 2020 e quello a cronometro nel 2021. “Sono stati momenti bellissimi, obiettivi raggiunti con tanto lavoro – ricorda – ma poi nel professionismo ti rendi conto che tutto cambia, le sfide sono diverse e più grandi.”
Il grande salto arriva nel 2022, quando firma con il team olandese Picnic PostNL, la realtà internazionale che crede nei giovani talenti: “All’inizio ero un po’ scettica, passare subito tra le professioniste a 19 anni era una scelta importante – confessa – ma oggi la rifarei cento volte. La squadra mi ha fatto crescere molto e mi ha dato fiducia fin da subito.”
Tra i modelli di riferimento di Francesca c’è Elisa Longo Borghini, con cui oggi ha anche il piacere di allenarsi. “È sempre stata la mia ispirazione. Veniamo dalla stessa zona e ora, da collega, è fonte di stimolo quotidiano. Spero un giorno di fare almeno un quarto di ciò che ha fatto lei.”
Il sogno nel cassetto? “Vincere un giorno un Campionato del Mondo e vestire la maglia iridata. È l’obiettivo a cui ambisco da sempre.”
Francesca Barale pedala verso il futuro con entusiasmo e lucidità. Una giovane atleta che ha già mostrato il proprio valore e che, passo dopo passo, punta a conquistare i traguardi più ambiti del ciclismo mondiale. Noi non possiamo che seguirla con il fiato sospeso, in attesa di vederla brillare ancora.