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Cultura | 08 luglio 2025, 07:22

Tananai torna a Torino per il Flowers Festival: "Cantare al concerto di San Giovanni mi ha dato la carica per il tour" [INTERVISTA]

Il concerto il 10 luglio nell'ex manicomio di Collegno: "Contento di esibirmi in un contesto così emotivamente pregno. Gli Eugenio in Via di Gioia, Willie Peyote, Gabry Ponte: ci sono tanti artisti torinesi con cui vorrei collaborare"

Tananai torna a Torino per il Flowers Festival: "Cantare al concerto di San Giovanni mi ha dato la carica per il tour" [INTERVISTA]

Tananai  a Torino per la tappa del suo tour Calmocobra al Flowers Festival. 

L’appuntamento è il 10 luglio, ma quello al Flowers è un ritorno a Torino, dove da poco ti sei esibito per il concerto di San Giovanni, come è stato cantare Bella Madonnina su quel palco?
"È stato divertente! Trovarmi in un contesto del genere insieme ad artisti che stimo e davanti a un pubblico così caloroso mi ha dato una bella adrenalina anche per il tour". 

Credi sia vera la rivalità tra questa città e Milano?
"Io personalmente non la sento, Milano è la mia città, ma mi piace molto Torino e ci torno sempre volentieri".

Ci sono artisti torinesi con cui vorresti collaborare in futuro?
"Ci sono molti artisti torinesi che stimo, dagli Eugenio in Via di Gioia a Willie Peyote a Gabry Ponte, credo che da una collaborazione con ciascuno di questi artisti verrebbe fuori qualcosa di molto interessante".

 Il Flowers Festival si tiene all’interno della Certosa di Collegno, ex manicomio tra i più grandi d’Italia, che effetto ti fa portare la musica in un luogo che è stato trasformato da luogo di dolore in luogo di cultura e socialità?
"Credo che una delle cose più belle dell’arte sia proprio la capacità di prendere anche i punti più complicati e delicati della vita di ciascuno di noi e renderli qualcosa di bello, che si possa condividere e che crei un senso di comunità. È una modalità in cui mi rivedo parecchio, per cui sono contento di potermi esibire in una location così emotivamente pregna".

Parlando sempre di salute mentale, cosa ne pensi del fatto che diversi tuoi colleghi a un certo punto abbiano sentito la necessità di allontanarsi dal settore musicale?
"Credo che se hanno sentito il bisogno di farlo sia stata la scelta giusta, quando si avvertono determinati segnali dal proprio corpo e dalla propria mente sarebbe controproducente ignorarli."

Questo tour chiude il cerchio del tuo ultimo disco, cosa ti porti dietro da questa esperienza?
"Una grande crescita personale e anche come artista; ho capito cose nuove su me stesso, ma anche sulle persone che mi seguono, che vengono ai concerti, che dedicano del tempo della loro vita alla mia musica".

Sono trascorsi due anni dalla tua ultima partecipazione a Sanremo con Tango, vorresti tornare su quel palco?
"Prima o poi penso succederà, non mi nego un’esperienza a priori, ma ora come ora voglio concentrarmi sul tour, per il futuro si vedrà!"

Quali saranno i prossimi passi da compiere per la tua carriera?
"Scrivo tanta musica come sempre e i prossimi passi saranno sicuramente quelli di continuare a crescere come artista e come persona. In questo momento non vedo l’ora di continuare a incontrare il pubblico in giro per l’Italia, che è la parte che preferisco di questo lavoro, sono carichissimo per tutte le prossime date del tour."

Chiara Gallo

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