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Economia e lavoro | 09 ottobre 2025, 14:38

Lear, passi avanti nel passaggio a Fipa: l'impegno è di riassumere 209 lavoratori. Ma ne restano fuori 176 (più del previsto)

Il piano industriale è stato presentato ieri a Torino e oggi a Roma, presso il ministero. Per chi non viene riassorbito i sindacati di Fim, Fiom e Uilm chiedono ammortizzatori sociali prolungati. Nuovo incontro il 14 ottobre e poi il 20

Un  presidio dei lavoratori della Lear dei mesi scorsi

Un presidio dei lavoratori della Lear dei mesi scorsi

Dovevano essere fino a 250, in realtà saranno al massimo 209. Compie passi avanti il processo di reindustrializzazione della Lear di Grugliasco, la fabbrica alle porte di Torino che versava in condizioni di crisi ormai da tempo e che sembrava destinata alla cessazione di ogni attività.

Lo scorso mese si è però fatta avanzi la Fipa, una azienda italo-cinese di nuova formazione (la cosiddetta "newco") che nella giornata di ieri a Torino e oggi a Roma, presso il Mimit, ha presentato nel dettaglio il suo piano industriale. Quel che conta, in particolare, è la prospettiva di riassorbimento dei lavoratori Lear: si parlava di una cifra oscillante tra i 200 e i 250, ma oggi si è saputo che la quantità di persone che saranno riassunte è molto più vicina all'estremo di partenza che a quello di arrivo. Si tratta infatti di 209 persone, compresi 8 impiegati. Da capire, al momento, anche le tempistiche all'interno di un orizzonte temporale che inizierà nel primo trimestre 2026 e che comunque non si spingerà oltre il 2027.

Ne restano così fuori 176, secondo le ultime rilevazioni. Persone per le quali i sindacati di Fim, Fiom e Uilm chiedono maggiori garanzie e accompagnamenti, a cominciare da ammortizzatori sociali e dal prolungamento di quelli già in essere. 209, inizialmente tra 200 e 250. "Abbiamo chiesto un approfondimento di discussione su tavoli territoriali - spiega Antonio Inserra, della Fiom Cgil Torino - coinvolgendo Regione, Lear e Fipa. I primi due interlocutori per discutere di cassa integrazione e altri ammortizzatori sociali, e il terzo per verificare le modalità del passaggio dei lavoratori". Le date in calendario sono piuttosto immediate: il 14 ottobre in Regione e il 20, scaglionati tra mattino e pomeriggio, con Lear e Fipa presso l'Unione Industriali di Torino.

"Il Ministero ha detto di aver giudicato finora credibile il piano industriale di FIPA che poi dovrà essere presentato a Invitalia - dicono i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm -. Come sindacato tuttavia poniamo una serie di questioni per poter giungere ad una intesa: un ulteriore approfondimento governativo sulla solidità del piano e degli investitori, un
chiarimento sugli ammortizzatori sociali utilizzabili sia in FIPA sia in Lear, la salvaguardia della anzianità dei lavoratori a tutti i fini legali e contrattuali all’atto del passaggio da una società all’altra, l’apertura di una procedura di uscite incentivate da parte di Lear è più in generale la definizione di percorsi di tutela di tutti i 376 lavoratori coinvolti".

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