Lo avevano annunciato già prima che da Roma, dal Ministero per lo Sviluppo Economico, arrivassero notizie sullo spostamento totale a Mirafiori. Ma dopo questa decisione, ha assunto ancora più valore l'assemblea organizzata per questa mattina davanti ai cancelli di Agap Grugliasco da parte di alcune delle rsa presenti nello stabilimento "Giovanni Agnelli": Fiom, Uilm, Fismic e Ugl.
"Non è un funerale, ma è necessario riflettere a fondo"
"Non volevamo celebrare un funerale, ma fare il punto sulle notizie arrivate sul nostro futuro - dice Giacomo Zulianello, esponente Fiom Cgil in fabbrica -. Tutti convergono sul fatto che questo stabilimento ha 8 anni e le premesse erano che non avrebbero chiuso nessuna fabbrica". "Inoltre, non è pensabile che si possa smontare una verniciatura e portarla via, ma anche altre attività sarebbero esorbitanti dal punto di vista del costo, dovendo spostare pezzi da qui a Mirafiori", prosegue Zulianello. "Ma anche sui posti di lavoro: magari gli operai avranno lavoro, ma tutto l'indotto che fine farà?".E sui cancelli è comparso un tricolore italiano: "Lo vogliamo ricordare ai francesi, qui è Italia, ma anche al nostro Governo: Draghi si impegni e faccia qualcosa. Non ci fermeremo certo a oggi: faremo altre iniziative".E Ciro Marino, segretario Uglm Torino, ha aggiunto: "La chiusura del sito di Grugliasco lascia l’amaro in bocca: una ferita che lascerà il segno e che si accoderà a tutti i siti produttivi dell'automotive dismessi. La priorità è la tutela di posti di lavoro e dell’indotto che ne deriva a partire dai servizi prestati dalle maestranze all’interno del sito. Attendiamo la data di convocazione qui a Torino con i vertici di Stellantis per capire nel dettaglio fino dove affondano le radici di questo piano industriale e ci riserviamo di fare le opportune considerazione e le eventuali iniziative da intraprendere dopo aver preso visione dello stato dell’arte del piano"."La voce che si è levata forte tra tutti i presenti è stata piena di preoccupazione per il futuro lavorativo dei dipendenti e dell’indotto - aggiunge Enzo Li Gregni, segretario regionale Fismic Confsal -. Chiediamo che durante l'incontro previsto per il 25 ottobre Stellantis ci fornisca certezze e garanzie occupazionali, tali da assicurare un futuro lavorativo per tutti gli interessati. Come sindacato ci impegneremo a seguire un percorso unitario per vigilare attentamente su tutte le fasi di questa dolorosa vicenda".
La presenza del Comune e delle istituzioni
Alla manifestazione, a portare la solidarietà delle istituzioni, ma anche a ribadire che quella rimane un'area a destinazione industriale, anche il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà. E tra la maggioranza che sostiene il primo cittadino, proprio il Partito Democratico sottolinea come “Siamo e saremo sempre vigili sulla vicenda Maserati. Lo spostamento della produzione rischia di avere ripercussioni sulla città, non possiamo permetterlo – dichiara Dario Lorenzoni, segretario Pd Grugliasco – . La proprietà dimostri maturità e correttezza nei rapporti con l'Amministrazione". “Il gruppo consigliare del PD di Grugliasco ha sempre seguito le vicende dello stabilimento di Maserati e apprendiamo con preoccupazione l'intenzione di dismetterlo da parte di Stellantis – aggiunge il capogruppo dem in Consiglio comunale, Pier Paolo Soncin –. Sia chiaro che né questa né la prossima amministrazione, se saremo noi a guidarla, consentirà alcun cambio di destinazione d'uso per quell'area, che vanta tradizione e posizione che devono rimanere produttive”.