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Grugliasco | 07 marzo 2022, 18:20

Helbiz rilancia su Torino: rinnova il parco monopattini e punta sulla sicurezza. "Pronti al casco obbligatorio"

Per evitare che i mezzi vengano gettati nei fiumi la Città ha chiesto di inserire delle limitazioni: quando un mezzo si avvicina ad un corso d'acqua dovrebbe iniziare a rallentare, fino a fermarsi

Monopattini Helbiz

Si sono "allargati" fino ai media (trasmettendo la stagione di Serie B di calcio su una piattaforma realizzata appositamente) e addirittura alla cucina da asporto (a Milano, ma anche a Roma), ma il vecchio amore resta anche quello più attuale: Helbiz - azienda di micromobilità fondata nel 2015 a New York - continua a fare rima con monopattini elettrici e con trasporti sostenibili. E procede con la sostituzione dei mezzi in circolazione: Torino è una delle prime tappe (500 mezzi), ma entro giugno saranno sostituiti tutti i dispositivi di trasporto distribuiti lungo la Penisola. E allo stesso tempo prosegue anche la collaborazione con Telepass per il noleggio.

"A Torino una risposta in linea con le altre metropoli"

E proprio all'ombra della Mole ci sono molte cose che stanno a bollire in pentola. Non si esclude di poter arrivare con il cibo da consegnare a casa, ma intanto si ragiona sui mezzi più moderni per spostarsi nella metropoli. "Qui abbiamo già monopattini e motorini (è recente l'acquisizione di MiMoto, ndr) - dice Matteo Mammì, ceo di Helbiz Emea - e presto arriveranno anche le biciclette. Torino, con una vita urbana tornata alla normalità dopo il Covid, dà una risposta assolutamente paragonabile con le altre grandi città. Ora, con la primavera e finalmente senza restrizioni, ci aspettiamo un boom".

I nuovi mezzi Helbiz a Torino puntano su due concetti di fondo: sulla sicurezza e sulla semplicità. "Rispondono a tutte le esigenze dell'ultima normativa di legge. Dai freni alla larghezza delle ruote, soprattutto quella davanti. E poi le frecce. Il mezzo è anche già predisposto per il casco, ma anche il software è molto innovativo. L'intelligenza artificiale è due gradini sopra i precedenti monopattini. E quindi danno una capacità di risposta maggiore sul fronte dei parcheggi virtuali, delle aree pedonali e delle zone vietate", aggiunge Luca Santambrogio, il country manager di Helbiz. 
E ci si attende anche un effetto "scenografico", con ogni singolo mezzo caratterizzato da luci al led che lo renderanno anche più riconoscibile se utilizzato con il buio e dunque con visibilità più scarsa.

"Qui si ragiona in termini di città metropolitana"

E se i mezzi sono ormai presenti in quasi tutte le città più importanti d'Italia, Torino ha una caratteristica che la rende unica. "Siamo a Torino, ma anche a Collegno. E stiamo lavorando anche con Rivoli e Grugliasco perché quella torinese è l'unica area che sta ragionando in termini di Città metropolitana, dunque ampliandoci oltre il centro e conseguendo un concetto di intermodalità". 

Manca però una linea guida, così come un limite dell'offerta. "Bisognerebbe regolamentare la presenza dei player - dice Mammì -, altrimenti non c'è limite e un nuovo singolo player può nascere da un giorno all'altro. Due o tre anni fa poteva andare bene, ma ora il servizio si sta strutturando e il mercato andrebbe organizzato. Anche con l'intervento delle amministrazioni".

Entro la primavera dovrebbe arrivare anche la nuova flotta di motorini con la fornitura del gruppo cinese-australiano di VMoto Soco. "Ma stiamo valutando in futuro di occuparci anche della produzione dei mezzi, magari aprendo uno stabilimento in zona. Ma non è detto. Stiamo ancora valutando".

"Pronti a mettere il casco obbligatorio"

Ma se si parla di monopattini, un tema di attualità è legato alla sicurezza e alle regole. "Attendiamo la regolamentazione centrale a Roma e poi i singoli Comuni, per le norme. Ma abbiamo un dialogo costante - aggiunge Mammì -. Come processi ed equipaggiamento siamo pronti a rispondere a tutto. Abbiamo le frecce e se un giorno sarà obbligatorio il casco lo metteremo. Accade già negli Usa, dove stiamo valutando anche l'alcol test prima dell'uso, i controlli per evitare che si viaggi in due e per contrastare la malasosta".

Meno del 2% è invece il limite del vandalismo legato ai mezzi in sharing. "Con picchi - dice Santambrogio - durante i festeggiamenti per la vittoria degli Europei o dello scudetto dell'Inter".

Mentre il futuro potrebbe anche orientarsi verso l'integrazione con i mezzi pubblici. "A Belgrado succede già", dice Mammì.

Torino, tra identikit e sconti

A Torino cala anche il prezzo: da 0,25 a 0,19 al minuto oltre all'euro per lo sblocco. "La corsa media dura 13 minuti, la spesa è intorno ai 3 euro e mezzo". L'identikit poi vuole l'utente di età media relativamente bassa e di genere maschile. "Ma stiamo lavorando anche per l'aggancio della borsa".

Limitatore di velocità quando ti avvicini ai fiumi

E sul fronte degli spostamenti in città, a breve potrebbero esserci delle novità. Negli scorsi giorni gli operai di Amiat, su sollecitazione del Comune, hanno effettuato una pulizia straordinaria del Po all'altezza dei Murazzi: nel greto del fiume sono stati recuperati chili di spazzatura, tra cui anche dei monopattini in sharing. 

L'assessore alla mobilità Chiara Foglietta, rispondendo in Sala Rossa ad un'interpellanza presentata dalla consigliera di FdI Paola Ambrogio sul tema, ha spiegato di aver avviato un dialogo con le aziende dello sharing affinchè prevedano di introdurre delle limitazioni ai mezzi quando si avvicinano ai grandi corsi d'acqua. In pratica quando un monopattino viene geolocalizzato nei pressi di un fiume, così come capita quando esce geograficamente dal territorio di utilizzo, dovrebbe iniziare a rallentare fino a fermarsi. Una soluzione che le imprese stanno valutando.

Massimiliano Sciullo e Cinzia Gatti

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