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Economia e lavoro | 10 giugno 2022, 15:35

Stop a motori benzina e diesel dal 2035, Lo Russo avverte: “Perplesso, la Cina produce il 70% delle batterie al litio”

Il sindaco, anche da docente del Politecnico, non nasconde la preoccupazione e le criticità circa la scelta del Parlamento Europeo: “Ci sono tre problemi: l’approvvigionamento, la questione ambientale e il fine vita delle auto elettriche”

Stop a motori benzina e diesel dal 2035, Lo Russo avverte: “Perplesso, la Cina produce il 70% delle batterie al litio”

"Da sindaco e da docente del Politecnico nutro fortissime perplessità relativamente alla decisione assunta dal Parlamento europeo". Non nasconde di certo la preoccupazione circa lo stop alla vendita di auto con motore benzina e diesel dal 2035 il sindaco Stefano Lo Russo.

Lo Russo avverte “Tecnologia vede una totale dipendenza dalla Cina”

Il primo cittadino, oltre a essere sindaco della “Città dell’Auto”, nei suoi anni al Politecnico ha sempre effettuato ricerche sul tema. Dati e analisi che hanno prodotto un pensiero fortemente critico sull’improvvisa e veloce conversione all’elettrico paventata dall’UE negli scorsi giorni. “C’è un tema relativo all’approvvigionamento della materia prima, che è globale e non solo locale. Questa tecnologia vede oggi una totale dipendenza dalla Cina e dal Sud Est asiatico. E’ una scelta critica in prospettiva” ha affermato Lo Russo.

Il sindaco preoccupato per l’ambiente

Da non sottovalutare poi, secondo il sindaco, anche la questione ambientale: “Il litio non cresce sopra gli alberi ma deve essere estratto. I costi energetici di estrazione sono rilevanti, così come lo è l’impatto ambientale dell’estrazione mineraria”. In ultimo, ha avvisato il primo cittadino, si è fin ora parlato ben poco di un tema rilevante come quello del “fine vita delle auto elettriche” e cioè della gestione delle batterie esaurite.  “Non possiamo usare vie semplicistiche o fare cose che tra una decina d’anni si riveleranno un boomerang” ha avviato Lo Russo, preoccupato per il tessuto produttivo ed occupazionale nel settore dell’automotive piemontese, già messo in crisi dalla contrazione dei consumi e che dovrebbe essere accompagnato e non subire una decisione di questo tipo.

Da qui l’appello al Consiglio d’Europa, che dovrà prendere una decisione finale sull’abbandono dei motori ibridi entro il 2035. "Mi auspico che il dibattito prenda piede al Consiglio d’Europa, che dovrà prendere la decisione e che vengano affrontati i pro e contro".

Lo Russo: "Serve una strategia globale"

La posizione di Lo Russo è netta, anche in contrasto con alcuni esponenti dello stesso partito. Secondo il primo cittadino, infatti, la discussione su un tema così delicato non può prescindere dalla scientificità dei dati, che sono oggettivi. "Oggi l’intera filiera della produzione di batterie è per il 70% nelle mani di un solo paese che è la Cina, l’Europa è tagliata fuori e non esiste sul mercato. La Cina controlla l’elemento produttivo e soprattutto il mercato dell’estrazione del litio nell’Africa Sub Sahariana e questo è rilevante". "Non vorrei trovarmi davanti al paradosso in cui forziamo l’industria automobilistica verso le auto elettriche e poi continuiamo a produrre energia elettrica attraverso il carbone. La strategia deve essere globale", ha concluso Lo Russo.

Andrea Parisotto

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