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Economia e lavoro | 06 giugno 2023, 06:30

Torino e i mezzi di trasporto tengono viva l'economia piemontese. E l'aerospazio prepara il decollo

Produzione in aumento meno impetuoso rispetto a tre mesi fa, ma sono soprattutto auto e velivoli a dare impulso, tra produzione e ordinativi futuri

foto di archivio e conferenza 5 giugno

Torino e i mezzi di trasporto tengono viva l'economia. E l'aerospazio prepara il decollo

Controllata, ma pur sempre frenata per l'economia piemontese. Nel primo trimestre 2023 infatti la produzione segna ancora un più  (1,4%) a paragone come l'inizio del 2022, anche se rispetto al quarto trimestre dell'anno passato si rallenta un po'.

I dati restano incoraggianti, soprattutto se si considera un'Italia che nell'insieme ha fatto peggio. Ma le chiusure sono state quasi duemila, dando seguito a una contrazione che ormai va avanti da anni. Si arriva a circa diecimila in meno rispetto al 2010, ma l'aumento delle società di capitale fa pensare a una maggiore strutturazione.

Bene soprattutto l'estero, grazie all'aerospazio 

Numeri in crescita anche per ordini interni (+1,4%) e soprattutto esteri (+11,1%) con fatturato oltre i tre punti e mezzo di aumento e un utilizzo impianti superiore al 67%, in lieve calo.

A far da locomotiva (anche per Torino) la produzione dei mezzi di trasporto, che sfiorano il 5% di crescita. Bene anche metalli, meccanica, tessile e il "classico" dell'alimentare. Tra i mezzi di trasporto, bene gli autoveicoli, ma soprattutto la componentistica (+7,6%), mentre l'aerospazio cala, ma conferma anche la sua ciclicità. Infatti è proprio questa la voce che fa volare gli ordinativi esteri, con un +54,5% per l'immediato futuro. Sul fatturato, invece, è proprio la produzione auto a trainare, con un +35%. Sostanzialmente in risalita il clima di fiducia.

"Il primo trimestre mostra una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, nonostante la crisi legata alla guerra e i danni lasciati alle spalle dalla pandemia - commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte - E se il Pil italiano è cresciuto più delle previsioni, in Piemonte confortano i dati legati soprattutto agli ordinativi esteri". 

Cresce l'anima sostenibile delle imprese

Migliorano poi le competenze e la sensibilità verso i temi della sostenibilità. Una conoscenza che tocca ormai oltre due aziende su tre (66,8%), con oltre la metà di imprese che applica principi green (51,4%). Sia per una questione di risparmio economico (68%), sia per anticipare obblighi si legge (48,4%), ma senza dimenticare l'effetto di immagine che questo garantisce (31,6%).

Tra gli ostacoli, ci sono quelli economici e quelli burocratici. Le aziende chiedono incentivi e agevolazioni, ma anche semplificazioni. Scarseggia la collaborazione: l'82,7% ammette di non aver fatto squadra con nessuno. Ma quasi un'azienda su cinque (19,8%) è intenzionata a investire.

"Ci stiamo impegnando su percorsi di digitalizzazione e green, con la Regione Piemonte e nella cornice del Pnrr - aggiunge Coscia - ma senza dimenticare la nuova programmazione Fesr 2027. Le aziende non possono difendersi da sole, ma vanno aiutate di fronte a rincari e difficoltà".

Timori per l'inflazione: "Si pagano 150 euro di mutuo in più ogni mese"

"Abbiano qualche preoccupazione sull'inflazione se questo dovesse prolungarsi. Le famiglie pagano mediamente 150 euro di mutuo in più, ogni mese. Ma prevediamo un calo dei tassi dalla metà dell'anno in poi", dice Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di Unicredit

La sfida della mobilità 

"La mobilità è forse il fattore abilitante più decisivo nel Nord Ovest - aggiunge - trasporto di persone, ma anche merci e dati. Dopo l'energia, si tratta del settore più sensibile a grandi impatti di cambiamento, ma dobbiamo decidere se il territorio vuole recitare un ruolo di primo piano grazie alle competenze che abbiamo o accontentarci delle parti più basse del valore aggiunto". 

Aprire il capitale per crescere di dimensioni

"Resta una difficoltà da parte degli imprenditori ad aprire il capitale - dice Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord di Intesa Sanpaolo - La crescita dimensionale è indispensabile per questo territorio. Ma i numeri del Piemonte sono confortanti alla luce delle crisi su guerra, energia e prezzi che si paventava mesi fa".

"Con i tassi attuali non è semplice investire e forse in questa regione si è frenato più che altrove. Ma come banche stiamo cercando di facilitare quelle operazioni che si ritengono necessarie per la crescita. Mancano spesso le competenze e Torino potrebbe diventare una apripista magari creando una Academy sui temi di sostenibilità e innovazione".

Massimiliano Sciullo

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