Da Bruxelles all’Italia, da Roma a Rivoli. L’ordine del giorno della consigliera rivolese del gruppo Lega Laura Adduce intende chiedere una presa di distanza rispetto alle dichiarazioni di alcuni esponenti della politica europea e nazionali sul tema occupazioni e sgomberi.
In particolare quelle di Ilaria Salis, eletta nelle elezione dell’8 e 9 giugno al Parlamento Europeo con Alleanza Verdi e Sinistra (lista che a Rivoli ha ottenuto il 3,86%, quarta forza nella coalizione di centrosinistra, un posto in giunta e un consigliere in maggioranza). Nel mirino della consigliera leghista le frasi “Chi entra in una casa disabitata prende senza togliere a nessuno, se non al degrado, al racket o ai palazzinari.”
Oppure: “Essere occupante è uno stigma sociale, vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso”. E ancora “I movimenti di lotta per la casa rappresentano un baluardo di resistenza contro la barbarie della nostra società, ed è da qui che dobbiamo ripartire”.
Dichiarazioni che, secondo Adduce, sarebbero state rilanciate da Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana. Non solo Salis e Fratoianni. Sul tema viene citata anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, la quale avrebbe esaltato le politiche sulla casa dell’ex sindaco di Barcellona Colau, che, secondo la consigliera rivolese: “fu militante indomita contro gli sgomberi delle case”.
Nel suo ordine del giorno Adduce chiede una “condanna verso l’occupazione abusiva” e una presa di distanza e condanna dalle “affermazioni di difesa e incitamento all’occupazione espresse da Salis e Fratoianni”.
"La città di Rivoli - scrive Laura Adduce - affermi la propria distanza e il proprio disappunto nei confronti di qualsiasi movimento che si pone in aperto contrasto con il principio di tutela della legalità e di tutela del diritto alla casa. Ribadisca il pieno sostegno in tutti le sedi opportune dell’operato degli enti interessati al rispetto e al contrasto delle occupazioni abusive, a tutela del principio di legalità, in primis, e a maggior ragione a tutela dei proprietari e degli assegnatari delle case stesse che sono le prime vittime di chi si rende responsabile di occupare abusivamente un alloggio pubblico o privato."