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Attualità | 24 giugno 2025, 17:27

A Rivoli già nove comunicazioni per stalking nel 2025: torna l'evento sulla violenza di genere "Innamòrati di Te"

Gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Interno evidenziano che nel periodo gennaio – marzo 2025 si sono registrati, in ambito nazionale, 17 omicidi con vittime di sesso femminile

A Rivoli già nove comunicazioni per stalking nel 2025: torna l'evento sulla violenza di genere "Innamòrati di Te"

Dopo tre anni torna a Rivoli, alle porte di Torino,"Innamòrati di Te", l’evento itinerante ideato e promosso da Codere Italia sul tema della violenza di genere. Un nuovo appuntamento per tenere alta l’attenzione su un fenomeno che, purtroppo, negli anni non smette di essere protagonista sulle prime pagine delle cronache nazionali.

La diciottesima edizione ha ottenuto il patrocinio della Città di Rivoli, degli Stati Generali delle Donne e della FERPI-Federazione Relazioni Pubbliche Italiana ed è ospitata nella Sala Polivalente del Centro Congressi del Comune di Rivoli.

“Il Comune di Rivoli ha da tempo intrapreso un cammino chiaro e convinto a favore delle politiche di genere, consapevole che la promozione della parità e il contrasto alle disuguaglianze non possono essere relegati a momenti simbolici, ma devono essere parte di un impegno quotidiano e strutturato, dichiara Dorotea Gribaldo, Assessora con deleghe per politiche giovanili, pace e cooperazione internazionale, pari opportunità, benessere degli animali, gemellaggio, legalità e tutela dei diritti del Comune di Rivoli. Già durante la precedente amministrazione sono state messe in campo due azioni fondamentali per rafforzare la rete territoriale in un’ottica di equità e prevenzione: l’istituzione della Consulta delle Donne, organismo permanente di confronto, proposta e vigilanza, e l’attivazione di uno Sportello Antiviolenza all’interno del Comune, gestito con grande competenza dall’Associazione EMMA Onlus. Quest’ultimo rappresenta un presidio essenziale per tutte le donne che vivono situazioni di disagio o pericolo, offrendo loro ascolto, orientamento e supporto concreto in un percorso di riappropriazione della propria libertà e dignità. Come giovane amministratrice, credo fermamente che la prevenzione delle discriminazioni e la promozione delle pari opportunità debbano partire anche e soprattutto dalle giovani generazioni. Per questo stiamo lavorando a percorsi educativi, incontri pubblici e iniziative culturali che parlino di rispetto, di diritti e di relazioni sane. La sfida è ancora aperta, ma abbiamo costruito basi solide per rendere Rivoli una città sempre più inclusiva e consapevole. È un impegno che intendiamo portare avanti con determinazione, ogni giorno”.

Gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Interno evidenziano che nel periodo gennaio – marzo 2025 si sono registrati, in ambito nazionale, 17 omicidi con vittime di sesso femminile. Il confronto con lo stesso periodo del 2024 - in cui se ne sono registrati 26 - mostra fortunatamente un decremento (-35%).  

Sul territorio di Rivoli, nel 2024 sono state 30 le comunicazioni all'Autorità Giudiziaria per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale. Gli ammonimenti del Questore per stalking o maltrattamenti sono stati 23. Nel 2025, sempre a Rivoli, sono già 9 le comunicazioni all'Autorità Giudiziaria per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e 5 gli ammonimenti sempre per stalking o maltrattamenti.

“Il Commissariato di Rivoli è da sempre attento ai casi di violenza di genere, dando priorità all’ascolto e al supporto delle vittime, anche in seguito a segnalazioni lievi. Attiva prontamente contatti e informa sulle tutele disponibili, contribuendo alla prevenzione in contesti a rischio, spiega Maria Teresa Cerutti, Sostituto Commissario della Polizia di Stato Commissariato di Rivoli. È inoltre impegnato da anni in attività di educazione alla legalità nelle scuole e partecipa a iniziative territoriali come la manifestazione “EVVIVA”, promossa da ASL TO3 e Ospedale di Rivoli. Queste occasioni permettono un dialogo diretto con i giovani e rafforzano la rete di collaborazione tra istituzioni”.

Nel 2024, sono stati 5.116 i contatti tramite mail, chat, messaggistica istantanea e sms, e 761 le donne accolte dalle volontarie dell’Associazione Telefono Rosa a livello regionale. Particolarmente allarmante è la presenza di vittime molto giovani: il 3,4% delle donne ha meno di 16 anni e un ulteriore 21,8% rientra nella fascia d'età tra i 16 e i 29 anni. La violenza psicologica si conferma la più diffusa (63%), seguita dalla violenza verbale e dalle minacce. Significative anche le percentuali relative alla violenza fisica e a quella economica. Non meno rilevante è la presenza di stalking e cyberstalking.

La situazione evidenzia, inoltre, una preoccupante disparità anagrafica: mentre il 25% delle vittime ha meno di 29 anni, solo il 16,5% dei maltrattanti appartiene alla medesima fascia d'età. Questo dato suggerisce che le giovani donne sono spesso vittime di violenza perpetrata da uomini più avanti negli annii.

Dati che ribadiscono la necessità di intervenire costantemente e di affrontare l’argomento da diverse angolazioni.

“L’Arma dei Carabinieri, oltre alle specifiche prerogative di prevenzione generale e repressione dei reati di violenza di genere, opera attivamente anche sotto il piano informativo, contribuendo fattivamente alla divulgazione, insieme ad altri Enti Istituzionali, di una cultura della legalità, evidenzia Ugo Mercurio, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rivoli. Tra le varie iniziative, si segnala il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di minori e donne vittime di violenza. Sempre con la collaborazione di Soroptimist International d’Italia, è stato esteso alle province di Milano, Torino e Roma l’utilizzo del sistema “Mobile Angel”. Il progetto prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme da polso del tipo “smart watch”, che consente, in caso di necessità, di inviare richieste di intervento alla Centrale Operativa dell’Arma che può localizzare immediatamente la vittima e inviare una pattuglia sul posto”.

Una recente indagine Ires Piemonte fotografa le attività dei 16 CUAV - Centri per uomini autori di violenza, facendo una sorta di identikit dell’uomo violento: nel 2023 sono stati 452 gli uomini presi in carico. Il profilo che ne viene fuori è che nel 72% dei casi l’uomo violento ha figli - e nella metà dei casi i minori hanno assistito agli episodi di violenza contro la madre - il 69,3% lavora stabilmente, e l’88% ha commesso abusi in ambito familiare. Sono uomini che hanno subito episodi di violenza fisica o psicologica da bambini, e nel 9% anche violenza sessuale. Sono mediamente istruiti (il 51,8% ha conseguito la licenza media inferiore, il 31,3% un diploma superiore e il 10% è laureato) e hanno un’età compresa tra i 17 e gli 81 anni.

Siamo lieti di affiancare Codere Italia nei suoi incontri territoriali, come questo di Rivoli, che costituiscono un'opportunità di capitale importanza per instaurare un dialogo diretto con le donne, accogliere le loro istanze, offrire un supporto mirato e, parallelamente, sensibilizzare la comunità - con particolare riguardo alla componente maschile - sui valori imprescindibili del rispetto e della responsabilità condivisa, dice Isa Maggi, Coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne - Fondazione Villa Gaia. Nel corso del tempo, Codere ha costantemente evidenziato una notevole sensibilità e un impegno concreto nei confronti delle tematiche inerenti alla parità di genere. Tale dedizione si è manifestata attraverso il tangibile sostegno a iniziative culturali e sociali specificamente volte a promuovere l'empowerment femminile. Un esempio paradigmatico di tale impegno è rappresentato dal supporto, assiduo e di profonda risonanza, offerto alla Villa Gaia di Rea, con particolare enfasi sulla nostra Biblioteca di genere”.

Credo profondamente nel potere della rete tra donne, sottolinea Donatella Bertolone, Vicepresidente Vicario Gruppo Donne Imprenditrici FIPE/Confcommercio. Dare valore al nostro lavoro, creare luoghi sicuri, formare e accompagnare le imprenditrici è la strada per un cambiamento concreto e duraturo. Ne è un esempio l’esperienza del nostro Gruppo Donne Imprenditrici FIPE, impegnato concretamente su formazione, parità di genere e progetti come #SicurezzaVera, per costruire insieme una cultura d’impresa più inclusiva, consapevole e responsabile”.

“BPW International è una delle più importanti reti globali al femminile, attiva in oltre cento Paesi, che promuove la leadership, l’empowerment e i diritti delle donne in ambito economico, politico e sociale. All’interno dell’organizzazione, lo Standing Committee on Public Relations – di cui ho l’onore di far parte – ha il compito di rafforzare la reputazione internazionale di BPW, aggiunge Veronica Boldrin, giornalista, socia professionista FERPI e Membro dello Standing Committee for Public Relations di BPW International. Ogni nostra azione è allineata con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, in particolare con quelli dedicati alla parità di genere, alla riduzione delle disuguaglianze e alla costruzione di partnership globali. Perché crediamo che la comunicazione non sia solo un mezzo, ma una vera leva di cambiamento”.

Dopo Rivoli, il progetto itinerante “Innamòrati di Te” farà tappa in altre città dove Codere è presente con le sue attività.

“Innamòrati di Te” continua il suo cammino di consapevolezza per combattere ogni forma di violenza di genere e sostenere la costruzione di un futuro più equo e libero, dichiara Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali Codere Italia. Con dieci anni di esperienza in diversi territori, il progetto si conferma uno spazio vivo di confronto e trasformazione. Al centro, il coraggio delle donne, la lotta al gender gap e l’impegno per creare reali opportunità. Voglio fare oggi un invito forte soprattutto alle giovani donne: continuate a credere in voi stesse e a scegliere senza paura chi essere. A volte sono i limiti che ci diamo da sole a bloccarci e a farci rinunciare a una parte importante di noi stesse”.

Su Codere

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Redazione

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