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Ultim'ora | 26 luglio 2025, 12:27

Expo 2025, 'Campania Food For Health': sistema agroalimentare tra salute, ricerca e Dop

Expo 2025, 'Campania Food For Health': sistema agroalimentare tra salute, ricerca e Dop

(Adnkronos) - Ha registrato una partecipazione attenta e numerosa il primo workshop organizzato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania all’Expo 2025 di Osaka, nell’ambito delle giornate dedicate alla Regione presso il Padiglione Italia. Il panel “Campania Food For Health” ha proposto un confronto articolato sulle politiche regionali di promozione dell’agroalimentare di qualità, mettendo in dialogo istituzioni, mondo produttivo e comunità scientifica. 

A conclusione di questo primo evento, l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo ha dichiarato: "È stata un’iniziativa molto partecipata all’interno del Padiglione della Campania. Abbiamo discusso della nostra Dop Economy e della funzionalità alla salute dei prodotti della nostra Regione. Abbiamo avuto relatori di grande rilievo che hanno evidenziato le proprietà salutistiche di alcune eccellenze, come la mela annurca e l’olio campano, ma abbiamo anche rappresentato i grandi passi in avanti che stiamo facendo nel settore zootecnico e in quello dell’ortofrutta. Tanti prodotti campani fanno bene alla salute e dobbiamo riuscire a trasformare questa caratteristica in un plus per le nostre aziende. Per questo stiamo collegando sempre di più queste peculiarità al territorio, all’indicazione geografica, alla nostra Dop Economy. Siamo una regione dalla biodiversità straordinaria, con tante denominazioni di origine e indicazioni geografiche, e stiamo puntando su questa caratterizzazione per dare maggiore identità alle nostre imprese e per garantire sempre più qualità ai consumatori". 

I lavori si sono aperti con l’intervento di Luciano D’Aponte, responsabile della promozione agroalimentare della Regione Campania, che ha illustrato i risultati delle attività fieristiche condotte in ambito agroalimentare, sottolineando come le denominazioni di origine rappresentino un’infrastruttura economica e culturale per il territorio, oltre che una leva strategica per l’internazionalizzazione. Un approfondimento specifico ha riguardato la mozzarella di bufala campana dop, presentata da Rita Liberti come caso emblematico della Dop Economy regionale: con un fatturato al consumo di oltre 530 milioni di euro nel 2024 per 55 milioni di Kg prodotti, è il terzo formaggio italiano per valore e il primo marchio Dop del centro-sud, posizionandosi al quarto posto tra le Dop nazionali dopo parmigiano reggiano, grana padano e prosciutto di Parma. Un risultato ottenuto grazie alla capacità di coniugare identità territoriale, innovazione e sostenibilità. 

Nel solco di questo approccio, Raffaele Amore ha illustrato il progetto EVOlio, che punta a rafforzare il “sistema Campania” come marchio ombrello per le piccole denominazioni territoriali, valorizzandone biodiversità e qualità. A seguire, i contributi di Salvatore Ciardiello (Copagri Campania), Carmine Fusco (Cia Campania) e Giovanni Tammaro (Confagricoltura Napoli) hanno evidenziato la necessità di investire in reti organizzative, formazione e modelli innovativi per aumentare la redditività agricola e generare valore lungo tutta la filiera, fino al consumatore finale, sempre più attento all’origine e alla qualità dei prodotti. 

La seconda parte del panel ha dato spazio al contributo della comunità scientifica. Il prof. Mauro Minelli, immunologo e docente di nutrizione umana, ha evidenziato come la dieta mediterranea rappresenti oggi una concreta strategia di medicina preventiva, capace di nutrire e sostenere in modo ottimale il microbiota intestinale, considerato una struttura fondamentale per l’equilibrio immunologico, metabolico e neurologico dell’organismo. Alla luce delle nuove scienze del microbiota, la Dieta Mediterranea si conferma la più efficace a livello globale, grazie alla sua biodiversità alimentare e al suo apporto equilibrato. Il prof. Ludovico Abenavoli, dell’Università di Catanzaro, ha presentato in anteprima i risultati di uno studio scientifico che mette in evidenzia prospettive significative per la valorizzazione come alimento funzionale della mela annurca campana. prodotto simbolo della Campania. 

Il prof. Raffaele Sacchi, dell’Università Federico II di Napoli, ha invece approfondito il ruolo dell’olio extravergine d’oliva ad alto valore nutraceutico, sottolineando come la valorizzazione dell’identità sensoriale, la tracciabilità e la qualità dei profili fenolici possano rappresentare la chiave per far evolvere la percezione del prodotto da semplice condimento a vero strumento di prevenzione. Infine il dott. Antonio Limone ha infine offerto una riflessione sul ruolo della sicurezza alimentare come elemento chiave per la qualità attraverso il controllo delle filiere. Il panel ha offerto dunque una lettura complessiva del modello campano di valorizzazione agroalimentare, fondato sull’integrazione tra saperi produttivi e ricerca scientifica, con l’obiettivo di rafforzare la centralità della Dieta Mediterranea nel dibattito globale su salute, sostenibilità e alimentazione. 

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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