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Viabilità e trasporti | 27 maggio 2025, 11:20

Marnati: "In un dossier al Governo misure alternative allo stop degli Euro 5 dal 1° ottobre"

A rischio blocco oltre 900mila veicoli nelle cittadine sopra i 30mila abitanti. Ravinale (AVS) attacca: "In due anni Cirio non ha fatto nulla"

Marnati: "In un dossier al Governo misure alternative allo stop degli Euro 5 dal 1° ottobre"

Dal 1° ottobre 2025 in Piemonte stop ai Diesel Euro 5 nei capoluoghi di provincia (Torino, Cuneo, Biella, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbania) ed in tutta le cittadine sopra i 30mila abitanti (Grugliasco, Collegno, Rivoli, Alba, Moncalieri, Settimo Torinese, Pinerolo...). Un limite imposto dalla UE alle regioni del Bacino Padano con l'obiettivo di ridurre lo smog, dopo la proroga già ottenuta nel 2023. 

Dossier al Governo

Una misura per migliorare la qualità dell'aria, che bloccherà però oltre 900mila diesel Euro 5 in garage e rischia di avere un forte impatto sociale. Da qui ieri un gruppo di amministratori ha incontrato l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati, che ha spiegato come Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna stiano elaborando un dossier da presentare al Governo per scongiurare la stretta, pur tenendo fede agli obblighi ambientali. 

"Abbiamo lavorato in questi mesi - ha spiegato Marnati ieri al microfono dei TGR Piemonte - per trovare delle misure innovative e compensative, sfruttando le nuove tecnologie". L'obiettivo è presentare dei provvedimenti con base scientifica, validate dell'Arpa Piemonte, che siano in grado di compensare il mancato blocco degli Euro 5. Permettendo quindi a questa categoria di continuare a circolare dal 1° ottobre.

Le misure

Tra le possibile misure contenuti nel documento la riduzione della velocità in caso di forti livelli di inquinamento, l'efficientamento dei riscaldamento, lavaggio delle strade e possibili limitazioni a seconda del peso dei veicoli.

Ravinale (AVS): "In due anni Cirio non ho fatto nulla"

Critica la capogruppo regionale di AVS Alice Ravinale, che commenta: "Nessuno ha ancora visto queste soluzioni. Intanto sono due passati due anni senza che Cirio facesse nulla, con emissioni e particolato che continuano a inquinare e fanno ammalare i e le piemontesi, ma anche questa volta il rischio è che i comuni e soprattutto i cittadini si ritrovino con il cerino in mano a causa di una Giunta che non prende sul serio il tema della qualità dell'aria".

"Auspichiamo che la Regione dia notizie al più presto, perché non c'è più tempo da perdere" ha detto Roberto Bacchin assessore all'Ambiente della città di Collegno e segretario provinciale di Sinistra Italiana "Parlare di qualità dell'aria in relazione ai confini comunali non ha alcun senso, serve un'azione omogenea e coordinata sul territorio, non limitata alle città più popolose".

"La regia garantita dalla Città metropolitana di Torino nell'allineamento delle varie ordinanze anti-inquinamento deve trovare un riferimento sovraordinato in sede regionale: serve uscire dall'inerzia e, dati alla mano, proporre soluzioni sostenibili per un reale miglioramento della qualità dell'aria piemonteseconclude l'assessore all'Ambiente di Rivoli Angelo Tribolo.

Cinzia Gatti

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